Lo sversamento di liquami a mare, i cattivi odori e la rete fognaria mal funzionante, sono alcuni degli inconvenienti di natura ambientale, segnalati dal titolare di un albergo che si affaccia sulla costa di Casteldaccia, lungo la strada statale 113, a pochi metri dallo svincolo con il paese.
La denuncia arriva da Francesco Mineo: “dopo avere convissuto per anni con una situazione della rete di raccolta acque, fognarie e meteoriche, mai manutenuta, con i gravi e tragici casi dell’estate 2024, che portarono alla morte di 5 operai che stavano eseguendo lavori di manutenzione alla conduttura fognaria, le criticità allora denunciate non sono ancora state risolte. -scrive Mineo- In realtà le cose sono peggiorate: la manutenzione straordinaria non è mai stata completata, pertanto la situazione dell’impianto fognario è identica a quella degli scorsi anni: impianti mai manutenuti e mal funzionanti; sversamenti di acque maleodoranti direttamente a mare, attraverso canaloni che dovrebbero veicolare le sole acque meteoriche; accumulo dell’acqua piovana sulla strada statale durante le piogge intense e persistenti, a causa della incapacità della rete di smaltirle, con conseguenti allagamenti e fiumi di acqua che arrivano a mare dal cortile di ingresso dell’Hotel, e che regolarmente crea solchi larghi 5 metri e profondi 2 sulla spiaggia dell’Hotel, che poi, siamo costretti a ripristinare.”
Al direttore dell’albergo risponde il sindaco di Casteldaccia Giovanni Di Giacinto secondo il quale non è di sua competenza la risoluzione del problema. “Purtroppo -sottolinea il primo cittadino- la vicenda si potrebbe risolvere con l’attivazione della pompa di sollevamento collegata con il depuratore. Ma la pompa è tutt’ora sotto sequestro dalla Procura di Termini Imerese, per le vicende legate alla tragedia dello scorso anno. Devo comunque aggiungere che la vicenda è di competenza dell’Amap ma è giusto che anche noi come Comune facciamo la nostra parte.”
Il dottor Mineo continua dicendo che a causa di irrespirabili odori provenienti da una delle caditoie di raccolta delle acque piovane posizionate accanto all’ingresso dell’albergo, p stato individuato un torrente di acque fognarie, provenienti da sotto il manto stradale: “si riversa ormai regolarmente e con continuità all’interno del pozzetto di raccolta delle acque piovane, e da lì a mare utilizzando appunto il canale di riversamento delle acque cosi dette “bianche”, posto sotto terra sul confine nord dell’Hotel. Questo stato di cose ha prodotto, e sta producendo, inquinamento nel tratto di mare coinvolto, ed una situazione di aria irrespirabile, che ovviamente provoca fastidio e danno alla salute della nostra comunità di ospiti.” Mineo conclude dicendo che ha comunicato l’intera vicenda all’Amap, Amia, Comune di Casteldaccia, Capitaneria di porto, Procura di Termini Imerese, Carabinieri.