E’ stata condannata a tre anni, sei mesi e venti giorni di carcere la ragazza di 23 anni che il 13 luglio si scontrò frontalmente contro un’ape Piaggio sulla strada statale 113, in cui morì un anziano di 69 anni, Angelo Bonadonna. La giovane, Rosa Tantillo,di Aspra, barista, ha patteggiato ola pena che chiude la vicenda processuale.
La ragazza subito dopo l’incidente era risultata positiva all’alcol test. Secondo le analisi aveva in corpo una dose di alcol nettamente superiore al limite consentito: 1,86 contro il tetto massimo di 0,50.
Gli avvocati di parte civile della famiglia, Giuseppe La Barbera e Pietro Riggi, ritengono ingiusta la pena di fronte alla gravità del fatto. Il Pm ha prestato il consenso al patteggiamento deciso dal giudice per le indagini preliminari di Termini Imerese Stefania Galli. L’incidente avvenne la notte del 13 luglio. La ragazza viaggiava a bordo di una Smart che si scontrò frontalmente con l’Ape Piaggio di Angelo Bonadonna, pescivendolo di 69 anni, lungo la strada in direzione Bagheria.. A immortalare la scena dell’impatto la telecamera di videosorveglianza di un’auto officina. Pare che la Smart aveva invaso la corsia opposta.
All’epoca era già entrata in vigore la legge sull’omicidio stradale. La ragazza finì in carcere, poi agli arresti domiciliari e infine le fu l’obbligo di presentarsi alla polizia giudiziaria.
Il legale, l’avvocato Dario Barbiera, ha ora ottenuto la revoca di tutte le misure cautelari. Nel corso del processo all’imputata sono state concesse le attenuanti generiche che hanno reso meno pesante la pena: rischiava fino a 8 anni di carcere, ridotti di un terzo per la scelta di patteggiare. Trattandosi di una condanna superiore a tre anni non è prevista la sospensione condizionale della pena. Quando la condanna diventerà definitiva, è ancora possibile che venga impugnata, la ragazza potrebbe ottenere l’affidamento in prova ai servizi sociali.
Sulla base della ricostruzione dei legali di parte civile la macchina avrebbe viaggiato oltre i limiti di velocità.