La seconda sezione della Corte d’assise d’appello di Palermo ha confermato la condanna all’ergastolo nei confronti di Giuseppe Comparetto e Ignazio Fontana, ritenuti colpevoli della morte dell’imprenditore Andrea Cottone, inghiottito dalla lupara bianca nel novembre 2002 a Ficarazzi.Per lo stesso reato erano stati condannati all’ergastolo anche il villabatese Nicola Mandalà e il bagherese Onofrio Morreale, mentre è stato assolto Michele Rubino.
Andrea Cottone faceva parte della famiglia mafiosa di Villabate.
Nel 1999, dopo la sua scarcerazione, aveva continuato a essere vicino alla cosca dei Montalto, reggenti della famiglia mafiosa di Villabate.
Sarebbe stato ucciso nel novembre del 2002 per un regolamento di conti fra cosche.
L’imprenditore venne accompagnato a bordo della propria auto al ristorante minigolf di Ficarazzi, apparentemente per discutere con Onofrio Morreale su alcuni furti ai danni dello stesso Cottone.
Da quel giorno si persero le sue tracce.
Il corpo sarebbe stato sciolto in una ditta di marmo di Bagheria.
Fondamentale è stata la collaborazione di alcuni pentiti fra cui il bagherese Sergio Flamia e il ficarazzese stefano Lo Verso.