di Pino Grasso
Il sindaco Francesco Paolo Martorana ha azzerato la Giunta comunale. “Da alcuni mesi, le richieste di un manipolo di consiglieri – dichiara il sindaco – sono esclusivamente focalizzate alla politicizzazione della carica assessoriale, ricoperta attualmente da un tecnico, in seno alla giunta comunale. Le richieste avanzate in molteplici occasioni, hanno addirittura influenzato negativamente i lavori dell’assise comunale, con la “diserzione” in massa dei consiglieri, fino a quel momento di maggioranza.
Non posso accettare nella qualità di capo dell’amministrazione un atteggiamento così spregiudicato e sprezzante di ogni responsabilità politica e personale, posto nei confronti della mia persona ma soprattutto della cittadinanza. Nulla è irrisolvibile a patto che non si arrivi a minare la lealtà, il rispetto per la persona e per la carica istituzionale ricoperta, per gli accordi assunti dall’intera maggioranza nei confronti delle persone, dei nostri concittadini”.
La comunicazione è stata diffusa nel corso dell’ultima seduta del Consiglio comunale dal presidente Sergio Cuccio. Immediata la replica dei consiglieri di maggioranza Mario Contrò, Pietro Domino, Federica Maria Fricano, Giuseppe Lanza, Vincenzo Lo Cascio e Alessandro Reina che con una lettera hanno dichiarato di appartenere al gruppo misto e che non approvano l’atteggiamento del sindaco che non si è presentato in aula consiliare per affrontare il dibattito con i propri consiglieri. “Questa nostra scelta non è dovuta ad un “problema di poltrone” – dicono – così come alcuni vorrebbero fare passare, ma nasce da una serie di scelte operate dal Sindaco molto discutibili e non condivise, di impegni presi e non mantenuti, per ultimo la nomina di questa giunta che, a nostro avviso, non è assolutamente espressione di questo Consiglio Comunale né tanto meno della volontà dei cittadini che ci hanno dato il mandato per amministrare il paese”. E le battute al vetriolo si sprecano. “La richiesta spiegata da parte dei consiglieri Domino, Lo Cascio Lanza e Fricano, di vantare la pretesa di una ulteriore rappresentanza in giunta, non è di per sé inammissibile – aggiunge il sindaco – ma lo è, lo strumento utilizzato per veicolare tale presa di posizione ovvero la diserzione in massa, avvenuta per ben due consigli comunali. Tale atteggiamento di irresponsabilità non è permesso a nessuno, neppure a colui che vanta la presunzione dei numeri, poiché questo Sindaco non si piega ad alcuna logica elettoral-numerica”. Da parte loro i consiglieri dell’ex maggioranza hanno poi approvato lo schema di convenzione per gli oneri di urbanizzazione all’unanimità, votando anche l’immediata esecutività della deliberazione per dare gli strumenti di lavoro al settore urbanistica del Comune e di rinviare in commissione per capirci meglio gli altri punti all’ordine del giorno sulle tariffe di urbanizzazione e su un debito fuori bilancio. “Ci preme ribadire – dicono i consiglieri – che il nostro atteggiamento di critica e lontananza da questa amministrazione non è provocato dal salvaguardare presunti interessi personali o dal desiderio di ricoprire questa o quella poltrona, ma dal deteriorarsi dei rapporti politici, della fiducia e della coerenza del sindaco il quale non è stato capace di adempiere alle diverse parole date”.