La gestione dell’acqua nei comuni palermitani è in alto mare.
Dopo quello con l’AMAP è saltato anche l’accordo con l’Eas.
La situazione è critica dopo il fallimento di APS (Acque Potabili Siciliane) per conto dell’Ato idrico. Ieri mattina i sindaci dei 42 comuni sono andati a protestare a palazzo d’Orleans. Presente anche il sindaco di Bagheria, Patrizio Cinq.
“Dopo una riunione alla presenza del prefetto di Palermo Cannizzo e di un dirigente di EAS, l’assessore regionale all’Energia, Vania Contraffatto, ha comunicato che la soluzione EAS non è più praticabile” riferisce il sindaco Patrizio Cinque che aggiunge: “l’assessore ha convocato una riunione per domani con la curatela fallimentare di APS e ci ha assicurato che troveranno senza dubbio una soluzione.
E’ fissata per le 14.30 una riunione di Giunta regionale.
L’ordinanza del prefetto di Palermo Cannizzo per prorogare, in via eccezionale, il contratto con la fallita Aps è scaduto l’altro ieri. Da una parte una nota dell’assessore all’Energia Vania Contrafatto secondo cui “Amap non è nelle condizioni di rilevare il servizio idrico integrato”, dall’altra l’azienda municipalizzata che sostiene che è la Regione che non ha rispettato i patti. Ed intanto per i Comuni del palermitano c’è il pericolo di restare senz’acqua.
Protestano anche i lavoratori della fallita Aps, che secondo l’accordo con la Regione sarebbero stati riassorbiti dall’Amap, scendono in piazza anche i sindaci preoccupati della gestione idrica delle rispettive città, servizio che, in breve tempo, non può essere assunto dal Comune, pare che la legge non preveda, al momento la gestione in house.