Gli ex impiegati della società Z&H con sede a Bagheria, ma anche a Palermo e Capaci, chiedono le loro spettanze.
“Crediamo fermamente nelle autorità e nella giustizia -si legge in una nota-, ma ad oggi è tutto sospeso”.
I ragazzi che nel 2015 vennero licenziati, a seguito di un accertamento della Guardia di Finanza per regolarizzare i loro rapporti lavorativi, vennero cacciati subito dopo e subirono dichiarazioni mendaci riguardo a buste paghe inesistenti.
A seguito di denunce e innumerevoli cause sono stati riconosciuti i loro diritti.
Ma la società creò un’altra società.
“Seguì a questo punto la richiesta di fallimento da parte di noi creditori della medesima -dichiarano alcuni creditori- nonché anche gli ex dipendenti i tempi si allungavano.”
Della vicenda si interessò anche il programma televisivo “Le Iene”, per fare emergere le irregolarità.
Nel giugno 2019 a seguito del fallimento, intervenne il nucleo della guardia di finanza che sequestrò l’intero asse societario.
“Pensavamo che sarebbe cambiato qualcosa -continua la nota dei dipendenti e creditori- di numerose sentenze, ma sono trascorsi altri due anni e nel frattempo le società, stanno cessando . Pur essendo costituiti in giudizio, non abbiamo notizie in merito. Vogliamo delle garanzie sui nostri crediti , non chiediamo altro .” Otre aver subito un danno economico per la perdita del lavoro , stiamo vivendo anche un danno morale.”