I carabinieri della compagnia di Bagheria e quelli di Lercara, hanno arrestato 6 persone, considerate autori di numerosi furti ai danni di camion materiali di vario genere.
Lo scorso 6 ottobre a Vicari avevano rubato un TIR carico di generi alimentari, del valore di 40 mila euro, alla ditta Barbarino, di Vicari; datisi alla fuga alla guida del mezzo pesante, sono stati intercettati lungo l’autostrada PA-CT nei pressi di Bagheria dai militari della compagnia locale dei Carabinieri. I 6 hanno abbandonato il mezzo fuggendo a piedi nelle campagne circostanti.
I carabinieri nella stessa notte erano riusciti a bloccare Marco Giganti, 40 anni e Giulio Ambra, 26 anni, entrambi pregiudicati, catanesi, dediti a furti di automezzi pesanti e di ogni genere di refurtiva.
I militari della compagnia di Lercara Friddi, proseguendo le indagini, di concerto con i colleghi della Compagnia di Bagheria e sotto la direzione del sostituto procuratore presso la Procura della Repubblica di Termini Imerese, Bruno Brucoli, a seguito di intercettazioni, sono riusciti a disarticolare una vera e propria banda finalizzata alla commissione di furti composta da otto individui e operante sul territorio di tutta la Sicilia.
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Le indagini, hanno permesso di accertare l’esistenza di un sodalizio dedito a furti di mezzi pesanti e materiale di ogni genere (in particolare veicoli industriali, attrezzature per edilizia, carburante, ecc) operante in trasferta non solo sul territorio della provincia palermitana, ma in tutta l’isola, ovunque – in pratica – ci fosse materiale “interessante” da rubare.
Nel 2011 la banda aveva sottratto vari veicoli industriali a Vicari (il 27 giugno 2011), a Valledolmo (il 26 settembre), ad Alia (il 21 settembre) e aveva commesso un danneggiamento (probabilmente un furto non andato a buon fine perché messi in fuga dal sopraggiungere delle Forze dell’Ordine) sempre nella notte del 06 ottobre a danno di un’altra azienda del vicarese.
Sulla base dei contatti e delle intercettazioni telefoniche eseguite a carico di Giulio Ambra, i militari della compagnia di Lercara Friddi appuravano che il gruppo di malfattori era assai più nutrito, giungendo a contare ben otto individui spregiudicati che operavano con volti celati da passamontagna e con la pronta disponibilità – in casi di necessità – di armi da fuoco.
Venivano scoperti, grazie alle intercettazioni telefoniche, anche:
· il furto di un autoarticolato avvenuto nel mese di settembre 2011 ad Alia (successivamente rinvenuto nelle campagne della piana di Catania dai Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile del Comando Provinciale di Catania);
· un tentativo di furto avvenuto la notte del 18 novembre 2011 a danno di un oleificio di Motta Camastra (ME);
· l furto di due autotreni colmi di generi alimentari (valore circa 60.000 euro) commesso a PATTI (ME) nella notte del 22 novembre 2011;
· il furto di materiale da ferramenta (per un valore complessivo di circa 20.000 euro) subito nella nottata del 5 dicembre 2011 da una azienda del messinese;
· il tentato furto subito la notte del 22 dicembre 2011 da una ditta di alimentari all’ingrosso di Taormina;
· il furto di tre saldatrici industriali e un autocarro commesso il 20 gennaio 2012 a danno di una azienda di Lentini (SR);
· il furto di attrezzi da lavoro, di un furgone Iveco Turbo Daily e un fusto da 200 litri di gasolio commesso nella notte del 28 gennaio 2012 a danno di una ditta di Santa Teresa di Riva (ME);
· Il furto di attrezzi da lavoro e di materiale vario commesso il 30 gennaio 2012 presso l’Istituto Nazionale di ricerca Alimenti e la Nutrizione di Palermo;
Grazie alla collaborazione della Compagnia Carabinieri di Catania-Fontanarossa sono stati dunque arrestati e condotti agli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni Michele Rapisarda, Roberto Spampinato, Giuseppe Salvo e Gioacchino Roberto Cardì, tutti gravati da precedenti specifici per reati contro il patrimonio; ad Giulio Ambra e a Gaetano Vitale è stato invece notificato l’obbligo di presentazione quotidiana alla Polizia Giudiziaria, con la prescrizione di permanere in casa nelle ore notturne.
Nel corso delle perquisizioni effettuate nel corso dell’operazione, sono stati sequestrati oltre trecento capi di abbigliamento di marchi molto noti (jeans, magliette, costumi da bagno, scarpe, ecc.) ancora etichettati e provvisti del dispositivo “antitaccheggio”, sicuro provento di qualche altra scorribanda degli odierni arrestati.
Sono ancora in corso però stringenti indagini finalizzate a fare luce su altri analoghi furti, registrati sul territorio, verificandone l’eventuale riconducibilità al gruppo criminale in argomento.