di Michela Gargano
Le Giornate FAI di Primavera, il grande evento di piazza organizzato ogni anno dal FAI – Fondo Ambiente Italiano – giungono alla 24° edizione.
Quest’anno l’evento si è tenuto ad Aspra, a Villa Sant’Isidoro De Cordoba, ma anche nella chiesa per vedere gli affreschi di Guttuso e nel museo dell’acciuga.
Le Giornate FAI di Primavera è un grande evento organizzato dalle persone per le persone, alle quali si chiede non solo di partecipare come visitatori, ma anche come protagonisti.
Da questo desiderio di vivere la riscoperta del patrimonio d’arte e natura italiano come un’esperienza inclusiva capace di coinvolgere davvero tutti, italiani e stranieri, adulti e bambini, giovani e famiglie, è nato il progetto “apprendisti ciceroni” rivolto ai ragazzi delle scuole medie e superiori.
Gli studenti, a conclusione di un percorso di formazione svolto con il supporto dei loro insegnanti e dei delegati FAI, hanno accompagnato i visitatori alla scoperta di alcune delle aperture che rendono straordinarie le giornate Fai di Primavera e, indossati i panni di narratori d’eccezione, hanno raccontato ai visitatori il valore di questi luoghi e le storie che custodiscono.

Hanno parlato del FAI come “una fondazione italiana il cui scopo è quello di agire, senza scopo di lucro, per la tutela, la salvaguardia e valorizzazione del patrimonio artistico e naturale italiano, attraverso il restauro e l’apertura al pubblico dei beni storici, artistici o naturalistici ricevuti per donazione, eredità o comodato. Promuove l’educazione e la sensibilizzazione della collettività alla conoscenza, al rispetto e alla cura dell’arte e della natura e l’intervento sul territorio in difesa del paesaggio e dei beni culturali italiani”. Ci hanno immerso, poi, in una realtà d’altri tempi, all’interno della masseria della villa, quando lo stile di vita era veramente essenziale. La descrizione varia dagli oggetti al loro utilizzo. Dai banchi da lavoro alle incubatrici per l’induzione alla nascita dei pulcini, dal torchio vinario agli strumenti utili alla produzione di latticini, dalle stoviglie nobiliari e dei servi agli indumenti-tipo per le coltivazioni agricole. Prodotti primari su cui si è slanciata la narrazione sono gli agrumi, i cereali, i latticini e le olive, per la produzione d’olio. Ad interagire con noi anche i volontari FAI che, a completamento del lavoro dei giovani Ciceroni, ci hanno spiegato le dinamiche su cui l’associazione svolge la propria attività e le modalità che permettono a chiunque ne abbia interesse di diventare membro attivo.
Il percorso si articola, poi, nella visita della Parrocchia di Maria Santissima Addolorata, nel museo delle Acciughe e si conclude con la visita della bella frazione di Aspra.