di Stefania Morreale
Dottor Marco Girolamo Scurti, oggi parleremo di artrosi. Molte persone, dopo una certa età, iniziano ad aver male alle ginocchia. Di cosa si tratta, e che cosa è l’artrosi di ginocchio.
“Buongiorno, l’artrosi è una malattia degenerativa delle articolazioni, che subiscono un naturale processo di invecchiamento con l’avanzare dell’età.
La cartilagine articolare si consuma e l’osso sottostante risponde a un sovraccarico meccanico con dolore e rigidità.”
Cosa si può fare per prevenirla?
“Certamente non è possibile arrestare l’invecchiamento delle articolazioni, ma possiamo fare molto per preservarne il più possibile la durata. Se, ad esempio, in giovane età ci si rende conto di una deformità delle ginocchia (ginocchio valgo o ginocchio varo) è opportuno consultare l’ortopedico per valutare una correzione. Anche un ginocchio instabile può portare ad una artrosi precoce, soprattutto se ci sono stati infortuni con danni ai legamenti.
La cosa comunque più importante e su cui si può facilmente intervenire è il controllo del peso corporeo: più siamo pesanti e maggiore è il carico che le nostre ginocchia sono costrette a sopportare, per cui è sempre meglio alleggerirle.”
Esistono terapie efficaci contro l’artrosi del ginocchio?
“Oggi l’ortopedia ci fornisce diverse possibilità a seconda del quadro clinico di fronte al quale ci troviamo. Una persona relativamente giovane con un’artrosi di ginocchio di grado moderato e senza importanti deviazioni assiali, può beneficiare della terapia con anti-infiammatori e della fisiokinesiterapia. Se questi provvedimenti non dovessero risultare sufficiente, si possono prendere in considerazione delle infiltrazioni con l’acido ialuronico, il quale ha sia una funzione di lubrificazione del ginocchio sia una funzione biologica.”
E nei casi più gravi?
“Nei casi più gravi dobbiamo prendere in considerazione la chirurgia.
Ci sono, ad esempio, casi di artrosi di un solo compartimento del ginocchio che è più consumato a causa di un carico maldistribuito (ginocchio varo o valgo) che possono beneficiare delle osteotomie, che sono interventi volti a ripristinare il corretto asse meccanico del ginocchio. Quando però le superfici articolari sono molto consumate bisogna sostituirle e impiantare una protesi di ginocchio. Quando è coinvolto un solo compartimento si può pensare alle protesi monocompartimentali, ma nella maggior parte dei casi ci troviamo di fronte alla necessità di sostituire tutta l’articolazione.”
In cosa consiste l’intervento?
“L’intervento prevede un’incisione anteriormente al ginocchio che ci permette di arrivare all’articolazione. A quel punto è necessario eseguire dei tagli delle superfici del femore e della tibia (a volte anche della rotula) per permettere l’alloggiamento delle componenti protesiche che andranno cementate all’osso del paziente.”
Dottor Scurti, cosa ne pensa del nuovo tipo di intervento eseguito al Policlinico di Palermo? Che particolarità ha?
“Oggi la letteratura internazionale sottolinea quanto sia importante un allineamento perfetto delle componenti protesiche per una lunga durata dei nostri impianti; per tale ragione vogliamo sempre di più affidarci alla tecnologia per eseguire dei gesti di massima precisione come i tagli ossei nella protesi di ginocchio. L’industria oggi ci fornisce delle guide di taglio che vengono stampate in 3D sul modello TAC del ginocchio del paziente consentendoci la massima precisione nell’allineamento delle componenti. Seguendo questa esigenza, il prof. Lawrence Camarda, direttore del reparto di Ortopedia del Policlinico di Palermo, ha eseguito questo tipo di intervento utilizzando uno strumentario completamente monouso, che, oltretutto, rappresenta una maggiore garanzia di sicurezza per il paziente.
Il video di questo intervento è stato pubblicato su Vumedi, ed è a disposizione della comunità scientifica.”
