Per la rubrica medica de La Voce di Bagheria il dottore Cosimo Incandela, specializzando in Oculistica, ci parlerà del glaucoma, patologia insidiosa, su cui però è possibile intervenire.
Cosa è il glaucoma?
Il Glaucoma è tra le principali cause di cecità irreversibile nel mondo, con una prevalenza del 2,5% della popolazione sopra i 40 anni.È caratterizzato da un danno progressivo del nervo ottico che determina, nel tempo, inizialmente la perdita della visione periferica (il cosiddetto restringimento del campo visivo, ovvero della parte del mondo esterno che riusciamo a vedere). Nella fase finale della patologia, se non curata, si ha la perdita anche della visione centrale, fino alla cecità.
Quali sono i principali fattori di rischio?
I fattori di rischio per lo sviluppo della patologia sono l’età (la prevalenza del glaucoma aumenta con l’età; per questo motivo, a partire dai quarant’anni, è consigliabile effettuare dei controlli oculistici annuali), la pressione intraoculare (la pressione intraoculare normalmente si mantiene tra 10 e 21 mmHg. Nell’ipotesi in cui si rilevino dei valori superiori, si rende necessario uno studio più approfondito con esami diagnostici specifici), la familiarità (la presenza di un familiare di primo grado affetto da glaucoma aumenta il rischio di poter sviluppare la patologia; in questo caso è consigliabile iniziare dei controlli oculistici regolari più precocemente), la Miopia (diversi studi riportano un’associazione tra la miopia e glaucoma). La presenza di più fattori di rischio aumenta la probabilità di sviluppare la patologia.
Quali sono i sintomi?
Il glaucoma è considerato il killer silenzioso della vista; salvo un eventuale attacco acuto di glaucoma, la malattia solitamente insorge e progredisce in modo subdolo. Il paziente non avverte né dolore né riduzione visiva finché il restringimento del campo visivo e il danno correlato al nervo ottico sono già in fase terminale. Ad esempio, il paziente può riferire di non aver visto i gradini ed essere caduto dalle scale (difetti del campo visivo in basso), oppure può riferire di urtare frequentemente gli spigoli delle porte (restringimento laterale del campo visivo).
Come si fa diagnosi di glaucoma?
Ad una visita di routine lo specialista oculista può identificare elementi di sospetto (nervo ottico alterato, pressione intraoculare elevata) e quindi inviare il paziente a eseguire esami specifici.La misurazione della pressione intraoculare standard prevede l’utilizzo di un metodo a contatto, chiamato applanazione. Quest’ultimo, prevede l’istillazione di una goccia di anestetico locale, di un colorante vitale (fluoresceina) e il contatto di un prisma sulla superficie della cornea, che consente di misurare la pressione interna dell’occhio. La metodica è assolutamente sicura ed indolore. Altri metodi di misurazione, come il tonometro a soffio, che utilizza un getto di aria orientata sulla cornea, o altri, non sono attendibili. Questi metodi possono andar bene solo per screening di popolazione, non sono invece indicati nella prima visita specialistica e nei successivi controlli di un paziente con sospetto glaucoma o glaucoma confermato. Qualunque valore di pressione trovato con queste tecniche alternative deve essere convalidato dall’applanazione.
Una volta confermata la diagnosi verrà impostata la terapia più adatta alla situazione clinica del paziente. Il glaucoma è una patologia cronica, come cronica è l’ipertensione arteriosa. Pertanto, si renderà necessario pianificare controlli periodici la cui frequenza dipenderà dal decorso della malattia e dalla sua gravità. Ad ogni visita verrà controllata sia la pressione intraoculare che un eventuale progressione dalla patologia (mediante esame del campo visivo e altri), in modo da poter modificare la terapia ogni qualvolta risulti necessario.
Qual è la terapia da seguire in caso di glaucoma?
In seguito alle numerose scoperte scientifiche in campo farmacologico e chirurgico, è oggi possibile rallentare o fermare la progressione della patologia glaucomatosa. La terapia ha come principale obiettivo quello di ridurre la pressione, e può essere di tipo farmacologico (principalmente attraverso l’uso di colliri, che vengono istillati una o più volte al giorno), parachirurgico (laser, di tipo diverso in base alle diverse forme cliniche), chirurgico (con o senza l’utilizzo di specifici dispositivi).
È possibile prevenire il glaucoma?
La natura subdola e asintomatica della malattia, specie nella prima fase, causa spesso una diagnosi tardiva, tale per cui la prognosi visiva risulta essere compromessa. Bisogna ricordare che i danni provocati dal glaucoma sono irreversibili, per cui una diagnosi precoce è fondamentale. Quindi, è chiara la necessità di eseguire visite oculistiche attente e periodiche in tutti i pazienti, e soprattutto in quelli che presentano uno o più dei fattori di rischio.