Il partito democratico di Bagheria boccia senza mezze misure, la raccolta differenziata avviata dall’amministrazione del sindaco Cinque.
Le critiche, molto dure, sono legate ai numeri diffusi per i primi 15 giorni di raccolta differenziata, circa il 4%.Il Pd parla di “flop annunciato”.
Per il partito democratico le isole ecologiche sono state utilizzate solo da amici e parenti dei Cinque Stelle e snobbate dai cittadini.
“Ad un anno di distanza dall’ormai famigerata “rivoluzione d’agosto” -scrive Orazio Amenta, segretario del partito democratico di Bagheria- , l’amministrazione comunale ieri ha diffuso i primi dati sulla raccolta differenziata. Poco meno del 4%, quasi tutto ottenuto con la raccolta dei cartoni dagli esercizi commerciali, servizio già attivato da altre amministrazioni con gli stessi risultati.”
Per il Pd la colpa è della mancata informazione e sensibilizzazione della cittadinanza, per niente incentivata a cambiare metodo di conferimento.
“Questa raccolta differenziata -continua il Pd- lanciata in modo improvviso e raffazzonato, sia finalizzata non all’efficienza, ma a dare impulso alla propaganda in un momento di crisi di popolarità del sindaco, costretto a barcamenarsi tra parentopoli e conflitti d’interessi. Una politica, dunque, che punta unicamente all’immagine, senza offrire alcuna prospettiva di programmazione per i cittadini, che il prossimo anno si troveranno a pagare oltre i costi attuali per i rifiuti anche l’ecotassa (la tassa sui conferimenti a discarica per i comuni meno virtuosi), a causa della scarsissima percentuale di differenziata, che raggiungeremo a fine anno.“
Per il partito democratico non è con le isole ecologiche che si conseguiranno percentuali apprezzabili di raccolta differenziata, ma con il porta a porta, eliminando i cassonetti stradali.
Il Pd continua dicendo che “ad oggi questa amministrazione non è stata capace di preparare una gara europea ed affidare il servizio nella logica dell’appalto-concorso su base almeno triennale, dando stabilità al nostro sistema di gestione dei rifiuti, prevedendo costi certi e un sistema di premialità e migliorie legate al conseguimento di percentuali di differenziata sempre maggiori. Tutti i costi sostenuti in questo primo anno senza attuare il piano ARO, sono costi ulteriori sulle spalle dei bagheresi. Anche la gestione del personale suscita numerose perplessità: in questi mesi sono state operate nuove assunzioni, mentre da qualche settimana pare che una cinquantina di operai ex ATO abbiano preso servizio attraverso un distacco di dubbia legittimità. Intanto, non si hanno notizie del Commissario che avrebbe chiesto il pagamento di 3 milioni di euro al Comune di Bagheria, per spettanze Coinres mai versate. Ci chiediamo quanto costerà ai cittadini bagheresi alla fine dell’anno questa navigazione a vista dell’amministrazione comunale. Sindaco e giunta la smettano una buona volta con la propaganda, e comincino sul serio ad amministrare.”