Da qualche giorno è stato pubblicato I.O.T. Infernet of Things, un’antologia di storie a fumetto, a cui ha lavorato Salvatore (meglio conosciuto come Toti, in onore del nonno) Cuccia, giovane e promettente fumettista bagherese.
Di seguito riportiamo la sua intervista:
Complimenti per l’importante traguardo raggiunto. Di cosa parla I.O.T. Infernet of Things?
Grazie! I.O.T. Infernet of Things è un’antologia di storie, quattro pillole visionarie di un inquietante futuro, in parte già presente nella società in cui viviamo. Il titolo della storia che ho disegnato io è ‘My Lovely Baby’ e parla di una donna che in seguito ad un grave lutto decide di ordinare con un’app un bambino robot. La situazione, che diventa sempre più inquietante, porterà la donna a dover fare i conti con ciò che è reale e ciò che non lo è.
Come nasce l’idea di pubblicare questa antologia?
L’idea nasce dalla mente creativa di Irene Caltabiano e dall’impegno del collettivo Kall, di cui facciamo parte, insieme a Marta Giorgi, Stefano Enrico Speranza, Rocco Coluccia, Claudia Pasquini, Mauro Manzo. La sfida è quella di far riflettere il lettore sul ruolo della tecnologia nella nostra società futura; I.O.T. strizza l’occhio alla serie tv Black Mirror, traghettando quel tipo di inquietudine da una storia all’altra e allo stesso tempo raccontando emozioni ed eventi surreali ma del tutto possibili vista la piega che sta prendendo l’avanzamento tecnologico nel mondo.
Oltre a disegnare fumetti, gestisci diversi canali social…
È vero; ho sempre avuto un rapporto molto impegnato con i social e mi occupo soprattutto di disegno e di fumetti. Attualmente le piattaforme che utilizzo maggiormente sono Instagram e YouTube: sulla prima sono TOTI.DRW e qui carico storie e post legati a disegni e illustrazioni, ma anche aggiornamenti su ciò di cui mi sto occupando, sulla seconda mi trovate come TOTIDRW e qui invece carico video diversi, dai tutorial sul disegno ai vlog. Esiste anche un canale YouTube che si chiama I Fumetti secondo Toti dove mi occupo di recensioni su fumetti e film.
Quando hai scoperto la tua passione per il disegno e per il mondo del fumetto in generale?
In realtà è qualcosa che ho sempre sentito dentro di me, sapevo di essere creativo e notavo una certa predisposizione verso il disegno. Ero e sono consapevole che il disegno è il mio modo di esprimermi e, in particolare, disegnare fumetti è la strada che vorrei percorrere nella vita.
Ricordo l’emozione suscitata in me bambino da alcune storie dell’Uomo Ragno, tra tutte ‘Tornando a casa’; proprio grazie a questa storia ho avuto la certezza di amare il fumetto. Dopo le prime letture ho cominciato ad addentrarmi sempre più in questo magnifico mondo.
È difficile coltivare una passione di questo tipo e ancora di più farne un lavoro…
Sì, lo è. Io in questi anni ho svolto diversi lavori saltuari: ho lavorato nei call center, ho fatto volantinaggio, di recente ho lavorato in un famoso ristorante giapponese della città… Ma, in tutto questo, ho sempre mantenuto vivo l’amore per il disegno e per il fumetto, esercitandomi costantemente e migliorando un poco alla volta, e adesso, con I.O.T. è arrivata la prima pubblicazione. Per questi risultati devo ringraziare la mia tenacia, la mia passione per il disegno ma anche le persone della mia vita che mi vogliono bene e che mi supportano.
Quali sono i progetti futuri?
Dal 2020 ho cominciato un percorso da autore con Kall Edizioni e Upper Comics. Al momento sto lavorando ad un albo a fumetti per l’editore Upper Comics che è quasi terminato…