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giovedì 28 Marzo 2024

giovedì 28 Marzo 2024

La strategia vincente per Bagheria

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7 minuti

di Michele Balistreri

A quasi un mese dalla conclusione dalla festa di San Giuseppe, svoltasi in contemporanea con la terza edizione del Verdello Fest, doverose sono alcune riflessioni sui simboli della nostra Comunità, che i due eventi sono riusciti a mettere insieme.

Un evento, nel quale la Comunità si è ritrovata per celebrare il Santo Patrono e un prodotto (il Limone Verdello) che ne ha segnato nei decenni scorsi la vita economica e sociale, ci consegna alcune chiavi di lettura importanti che possono rappresentare una svolta per la strategia di sviluppo turistico della nostra Città e del nostro comprensorio e che passano dallo sviluppo del tessuto produttivo delle imprese operanti nel territorio, dal rispetto delle regole e dalla valorizzazione dei simboli che rappresentano l’identità, la tradizione popolare e la storia della nostra Comunità:

San Giuseppe, il Santo patrono dei lavoratori, che simboleggia la proverbiale laboriosità dei bagheresi e la fede con il coinvolgimento popolare. Ricordiamo, peraltro, che il culto di San Giuseppe a Bagheria fu introdotto dal Principe Giuseppe Branciforti, all’epoca della fondazione del paese.

Il Limone Verdello, la cui coltivazione ha scandito i ritmi vitali e sociali di tutta la comunità bagherese per più di un secolo. Un rapporto così simbiotico con i bagheresi che nei suoi confronti nutrivano una sorta di vera e propria “idolatria”.

Il Carretto Siciliano fortemente correlato alla fiorente economia limonicola bagherese che consentì il fiorire di innumerevoli botteghe artigiane legate alla creazione e soprattutto alla pittura dei carretti siciliani, almeno fino agli anni ’40 dello scorso secolo, poiché erano in attività più di 15 botteghe di pittori, La tradizione della pittura del carretto Bagheria come un vero e proprio cuore pulsante. Oggi la tradizione continua grazie all’opera e l’attività del maestro Michele Ducato, figlio di Giuseppe, erede della famosa famiglia Ducato, di Concetta Ducato, figlia di Minico, anche lei della famiglia di maestri pittori di carretto da oltre un secolo e Tommaso Provenzano, che grazie alle commesse di Dolce&Gabbana, ha mostrato la sua grande capacità di proporre la pittura del carretto in forme del tutto originali.

Le Ville settecentesche e nello specifico Villa Palagonia e Villa Butera dove si sono svolte le iniziative culturali inserite nel cartellone del Verdello Fest.

La Villa dei Mostri che ha esportato l’immagine e il nome di Bagheria nel mondo, grazie alla visita e alla descrizione del poeta tedesco Goethe nel suo viaggio in Italia e ai set cinematografici che ne hanno fatto un sito culturale d’eccellenza e Villa Butera, il Palazzo di Città, la prima delle Ville che i nobili palermitani a partire dal XVII° sec. edificarono nella Piana della Bagaria.

Lo Sfincione Bianco la cui Comunità Slow Food dei panificatori è stata presentata a Villa Palagonia in occasione di un evento organizzato all’interno del Verdello Fest, con un riconoscimento importante a testimonianza della forza del prodotto e del gradimento presso i consumatori.

Le celebrazioni del Santo Patrono e del Limone Verdello sono la chiara dimostrazione che i simboli della nostra storia e identità, rappreswentano straumenti formidabili per rilanciare l’immagine e l’economia della nostra Città.

Aldilà dei bilanci lusinghieri delle due manifestazuioni che si sono integrate (dalle 65.000 presenze del Verdello Fest e del grande successo di pubblico e di partecipazione della Festa del Santo Patrono), importanti appaiono i messaggi che sottendono agli eventi.

Innanzitutto aver fatto valere il sistema delle regole. L’amministrazione comunale con il supporto della Polizia Municipaleha avviato un’azione di contrasto contro l’abusivismo commerciale dei venditori. Se si vuole cambiare passo, il sistema delle regole e il loro rispetto costituiscono elementi imprescindibili. A questo va aggiunto l’attenzione al sistema impresa e al tessuto produttivo legato al settore gastronomico e agroalimentare che suggerisce la programmazione di una nuova strategia di marketing territoriale e turistico.

In questa direzione vanno registrati segnali incorraggianti sull’attivazione di una seria e strutturata politica turistica sui temi della mobilità, dell’accessibilità, del decoro urbano e dell’accoglienza: la riapertura del Centro d’informazione turistica nel Corso Umberto, la rimodulazione del nuovo svincolo autostradale e la sperimentazione del progetto di Mobilità MOVE; il bus turistico , promosso dal consorzio Diversosud.

La nuova strategia di sviluppo locale, che la stagione fiorente del settore Food sembrerebbe indicare, si può semplificare con l’appellativo Bagheria, “Città del Gusto e del Buon Cibo ”, da integrare con “Città delle Ville”

Il successo conseguito in questi anni dalle manifestazioni volte a valorizzare i prodotti tipici locali ( Verdello Fest, Sfincione Fest, Beer&Pork e Ciauru ri astrattu”) che hanno messo in rete il sistema Gastronomico del comprensorio Bagherese, evidenziandone potenzialità e prospettive, dimostrano l’efficacia della formula che vede la promozione dei prodotti agro-alimentati, legati all’identità e alla memoria storica, come strumenti formidabili di marketing e di sviluppo del territorio.

Oggi la gastronomia, svolge la funzione di comunicare una tradizione, di generare valore aggiunto nel territorio e di attrarre l’interesse dei viaggiatori e dei media e di esprimere importanti ricadute sullo sviluppo e sulla promozione dello stesso.

Oggi più che mai, per i territori e le Comunità, è necessario rimarcare una propria vocazione. Difatti, individuare la propria tipicità è una ricchezza che aiuta il territorio a crescere in termini culturali e soprattutto economici.

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