di Martino Grasso
Hanno sfidato pioggia, vento e freddo e anche quest’anno hanno preso parte alla marcia contro la mafia, per ricordare il trentacinquesimo anniversario della marcia che si svolse il 26 febbraio 1983,
Sono gli studenti delle scuole bagheresi e di Casteldaccia che hanno partecipato all’evento organizzato dal centro studi “Pio La Torre” e dalla rete delle scuole “Bab El Gherib”. La marcia è stata la rievocazione di quella che si svolse 35 anni fa organizzata per dire “no” alla mafia che in quel periodo aveva ammazzato decine di persone nel tristemente famoso triangolo della morte composto dai comuni di Bagheria, Casteldaccia e Altavilla Milicia.
Il corteo ha attraversato la strada dei Valloni, denominata qualche anno fa “marcia antimafia 26-2-1983”.
Ha raggiunto la piazza Matrice a Casteldaccia dove ha avuto la manifestazione alla quale hanno partecipato il sindaco di Casteldaccia Fabio Spatafora, Angela Troia coordinatrice della rete delle scuole “Bab el gherib”, l’arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice e numerosi sindaci del comprensorio.
Hanno aderito l’Anci Sicilia, i comuni di Altavilla Milicia, Bagheria, Casteldaccia, Baucina, Caltavuturo, Carini, Castelbuono, Cefalù, Corleone, Ficarazzi, Gangi, Misilmeri, Palermo, Petralia Sottana, Polizzi, Pollina, Santa Flavia, Trabia, Villabate, Arcidiocesi di Palermo, le parrocchie di Altavilla Milicia, Bagheria, Casteldaccia San Nicola l’Arena, il Commissario dell’area metropolitana, la Caritas di Bagheria e le associazioni culturali, antimafia, del lavoro e dell’impresa, il consorzio Sviluppo e Legalità.
Presenti anche i parroci Francesco Michele Stabile, Cosimo Scordato e Salvatore Lo Bue.
Il sindaco Spatafora, a nome dei sindaci presenti, ha ricordato che la via del valloni era “la via di fuga dei killer degli anni 80. “La mafia può essere battuta -ha detto- e non ci fa paura. Bisogna unire le forze positive. Sconfiggere per sempre la mafia è possibile”.
La preside della scuola Carducci, Angela Troia, a nome della rete “Bab el gherib” ha aggiunto che dobbiamo evitare atteggiamenti di connivenza.
L”arcivescovo Lorefice ha lodato l’iniziativa congratulandosi soprattutto con i ragazzi.
Vito Lo Monaco del centro studi “Pio La Torre” ha detto che sono stati fatti grossi passi avanti e che “35 anni fa alcuni sindaci negavano l’esistenza ella mafia. Noi siamo antimafiosi”.
E’ stata poi la volta di alcuni studenti leggere riflessioni contro il fenomeno mafioso e cantare brani inneggiando la pace e la non violenza.