E’ morto il pentito di mafia Cosimo D’Amato, il “pescatore” di Porticello che ha raccontato ai Pm di Caltanissetta i retroscena sull’esplosivo usato per la strage di Capaci. Aveva 62 anni.Non si conosce il motivo della morte e nemmeno il luogo dove D’Amato è morto. La notizia è stata diffusa con uno comunicato stampa molto scarno in cui si rendeva nota la morte dell’uomo.
Condannato all’ergastolo per la strage di via dei Georgofili e in abbreviato a 30 anni per l’attentato a Falcone, ha cominciato a collaborare con i magistrati di Caltanissetta due anni fa mentre era imputato di strage con i mafiosi Salvo Madonia, Vittorio Tutino, Giorgio Pizzo, Cosimo Lo Nigro e Lorenzo Tinnirello. D’Amato aiuto’ i componenti della cosca mafiosa di Brancaccio a reperire l’esplosivo da alcune bombe della seconda guerra mondiale rimaste in fondo al mare. Ai pm disse di essersi pentito perchè aveva deciso di cambiare vita.