Sulla simbologia dei numeri è stata scritta una vagonata di letteratura. Date storiche, serie numeriche che si ripetono e cifre porta fortuna sono da sempre al centro di numerose discussioni e se spesso si tratta di semplici coincidenze, in altri casi, l’accostamento tra fatti di rilievo e un certo numero è per lo meno singolare. Così come è singolare la storia che hanno in comune il regista Martin Scorsese e il rapper palermitano Salvatore Petrotta Reyes, meglio noto con il nome di Othelloman.
Nel 1995, cinque anni dopo aver raccontato la storia di Henry Hill e “Quei bravi ragazzi”, Scorsese torna a parlare di malavita italo-americana riproponendo sul grande schermo la coppia formata da Robert De Niro e Joe Pesci nel nuovo lungometraggio intitolato “Casinò”. La storia ripercorre le gesta di Ace Rothstein (De Niro) e Nicky Santoro (Pesci) che approdano a Las Vegas con l’intento di stabilire il controllo sui vari palazzi di gioco. Scorsese mette a nudo, ancora una volta, un mondo spietato fatto di crimini, droga e amori tossici, riscuotendo un enorme successo tra pubblico e critica.
Come il regista, anche Othelloman torna dai suoi ascoltatori esattamente dopo 5 anni, con la speranza che il numero porti la stessa fortuna portata a Scorsese e che la sua Palermo (ma anche il resto d’Italia) accolga positivamente la sua nuova musica. Il primo singolo del suo nuovo percorso musicale è “Non fumo Marlboro”, brano prodotto da YAHWEH che abbraccia le sonorità più moderne della trap con un sapore concettuale immerso nelle radici dell’hip-hop. Provocazione, conoscenza e grinta si mescolano in un concept di rivincita e liberazione dai cliché, amplificato da un video prodotto da Atom.inc per la regia di Walter Chiello e lanciato da FIGHT Entertainment, punto di riferimento per la scena hip-hop di Palermo e della Sicilia occidentale attraverso la promozione e l’organizzazione di eventi, concerti e produzioni.
Alla ricerca di attenzione
Come lo stesso Othelloman ha spiegato in una recente intervista pubblicata da Lacasadelrap.com, una delle ragioni per cui nasce la traccia è la ricerca di “attenzione”: «Viviamo in un’era in cui ogni app, ogni progetto nasce per rubare l’attenzione e distrarti dalla vita reale per proiettarti in un mondo finto, virtuale. Per questo motivo ho deciso di assumermi la responsabilità del mio percorso e del ruolo che in passato ho in parte fuggito dicendo le cose come stanno davvero. Ovviamente ho un punto di vista che cerco di mantenere il più oggettivo possibile, ma resterà il mio personale, quindi, visto che qualsiasi azione sarà interpretata come un’azione personale, tanto vale che rimetta le cose a posto per come le vorrei io. Mi sono sfogato dicendo le cose chiare, come le vivo, come sono state e come voglio che vadano da adesso in avanti».
La nascita di una nuova etichetta
L’uscita del singolo “Non fumo Marlboro” non segna solo il ritorno di uno dei rapper più rappresentativi di Palermo ma anche l’occasione che sancisce ufficialmente la nascita di La Croce, nuova etichetta dedicata a hip-hop, rap e trap che pubblicherà i lavori di numerosi e validi artisti provenienti dal capoluogo siciliano. «La Croce nasce come necessità e strumento per il percorso che abbiamo iniziato, prima con un progetto chiamato Wishmaster (un workshop di produzione e conoscenza del mercato musicale), poi evoluto in FIGHT. Si tratta di un’etichetta settoriale, specializzata e dedicata agli artisti di questa nuova era, quelli che hanno mostrato più serietà e voglia di sviluppare un lavoro artistico professionale», ha dichiarato Othelloman, sempre ai colleghi de Lacasadelrap.com. «Ogni singolo movimento che facciamo è estremamente legato a delle scelte dettate da una guida superiore e abbiamo un profondo significato in ogni simbolo che utilizziamo, ognuno strettamente fuso al percorso che ci ha portato a vedere oltre l’evidenza. Attualmente il roster è composto da Sali Sala, Deca, Nevra, Phrank, Chef Monkee, somtinweird, Ryder Jackson, Alex 3’o5, Gorilla Souce e Karma Golden Rage a.k.a. KGR.