Operazione antiassenteismo della Guardia di Finanza a Palermo.
Con il nome “Timbrature multiple” sono stati indagate 43 persone al Comune di Palermo, al Coime e alla Reset. 8 sono le persone finite agli arresti domiciliari.
Secondo i finanzieri alcuni dipendenti arrivavano in calzoncini e infradito e timbravano per continuare la loro attività.
L’inchiesta è della Procura della Repubblica di Palermo.
Gli arrestati sono: Dario Falzone, Antonio Cusimano, Gaspare Corona, Mario Parisi, Francesco Paolo Magnis, Salvatore Barone, Giancarlo Nocilla, Tommaso Lo Presti.
Altri 14 sottoposti all’obbligo di dimora e di presentazione alla polizia: S.F., M.G., C.S., P.M., G.R., C.F., C.S., R.S., C.I., T.F.P., V.M., N.M., N.D., D.V.(cl. 64). In 6, infine, sottoposti all’obbligo di presentazione: M.A., D.C.M.A., P.F., M.M., M.F., F.F.
Per gli indagati le accuse, a vario titolo, sono di truffa a danno di un ente pubblico e falsa attestazione della presenza in servizio.
I destinatari del provvedimento cautelare sono undici dipendenti del Comune di Palermo, tre del Coime e 14 della Reset, in servizio presso i Cantieri Culturali della Zisa. Tra i denunciati anche una persona indagata per mafia.
Gli uomini del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Palermo – Gruppo Tutela Mercato Beni e Servizi hanno esaminato ore di videoriprese, e poi sono entrati in azione con appostamenti e pedinamenti. Sotto gli occhi degli investigatori un quadro desolante fatto di numerosi episodi di assenteismo.
E’ stato accertato che gli impiegati dopo avere timbrato i cartellini, si allontanavano arbitrariamente dal luogo di lavoro per dedicarsi ad attività di natura privata e personale, quali acquisti o pratiche sportive.
Scoperti anche casi di “timbrature multiple” da parte di un singolo dipendente in favore di altri colleghi che in realtà non risultavano presenti.
In poco più di tre mesi registrati oltre mille casi di infedeltà nell’attestazione degli orari, che hanno determinato la falsa rendicontazione di circa 2.500 ore di servizio in realtà non prestate a favore del Comune di Palermo.