di Martino Grasso
Per la prima volta Valentina Pitzalis è stata a Palermo per testimoniare la sua storia. Una storia drammatica fatta di violenza e di morte.
Il 17 aprile del 2011 suo marito, Manuel Piredda, dopo che lei lo aveva lasciato, la cosparge di kerosene e le dà fuoco.
Nell’incendio l’uomo muore. Le i si salva ma porta sul corpo ferite incancellabili.
Valentina ha preso parte ad una sfilata di moda che aveva come comune denominatore la sensibilizzazione verso il femminicidio.
Dove trova la forza per andare avanti?
“La trovo dentro di me. Dopo quello che era accaduto, dovevo scegliere: lasciarmi andare o andare avanti. Ho deciso di andare avanti. La forza l’ho trovata dentro. Ho sofferto tanto, sono stata 6 mesi in ospedale che sono stati durissimi. Una volta che mi sono rimessa in piedi ho detto basta. Ho detto: devo andare avanti e vivere. Così potrò essere d’aiuto alle altre donne. Voglio che quello che è accaduto a me non accada ad altre. Collaboro con l’associazione onlus “Fare per bene”. Portiamo avanti dei progetti nelle scuole. Si deve partire dai giovani. Incontriamo i ragazzi. Parliamo di violenza e bullismo. Gli apriamo un mondo.”
Non è riuscita a cogliere i segnali da parte del suo ex marito?
“Non ho saputo riconoscere i campanelli di allarmi. Quando racconto la mia storia vorrei essere vista come un monito e non come un esempio. Vorrei dire alle ragazze che mi guardano di non fare come me. Bisogna capire cosa è il rispetto e l’amore. Quello che avevo non era un amore vero, ma un amore malato.
La violenza psicologica si fa fatica a riconoscere. Tenere tutto per sè fa male. Non bisogna isolarsi. Se una persona ti ama, non ti chiude in una gabbia. Ti ama e ti sta accanto.”
Che consigli si sente di dare alle altre ragazze?
“Di amarsi. Devono amare se stesse e capiranno cosa è il rispetto nell’amore e nell’amicizia. Ci dimentichiamo che siano tutti i uguali. L’uomo non deve predominare. La donna non è debole. Tutti meritiamo rispetto e amore.
Dico ai ragazzi di non fare agli altri quello che non vogliono che venga fatto loro. Basta poco per andare avanti.”