Il mercato ittico di Porticello non conosce pace. L’impianto, infatti, è tornato ad essere nuovamente chiuso. I cancelli rimarranno sbarrati fino a mercoledì 6 gennaio.
La decisione è stata presa dal sindaco di Santa Flavia Salvatore Sanfilippo. Alla base del provvedimento c’è ancora una volta l’emergenza sanitaria legata al contagio da covid.
Nel Comune di Santa Flavia, secondo gli ultimi dati, i positivi all’epidemia destano preoccupazioni. Attualmente sono infatti 99 i contagiati.
E fra loro ci sono stati anche alcuni commercianti dell’impianto ittico di piano stenditore. Per evitare che i contagi si possano diffondere, l’amministrazione comunale ha deciso di chiuderlo e ha avviato una sanificazione completa.
Inoltre tutti i commercianti e i dipendenti dovranno essere negativi al tampone prima di ritornare al loro posto di lavoro.
“Visto l’aumento dei casi positivi nel nostro comune -dice il sindaco Salvatore Sanfilippo- e avendo rilevato diverse criticità tra i titolari dei posteggi e i loro impiegati, si é disposta la chiusura del Mercato Ittico da venerdì scorso, 1 gennaio, fino a giorno 6 Gennaio 2021 per sanificazione. Alla riapertura, ai titolari dei posteggi e ai dipendenti, sarà consentito l’accesso al Mercato Ittico, dopo la presentazione dell’esito del tampone.”
Continua quindi a non avere stabilità il Mercato Ittico di Porticello.
Lo scorso anno venne chiuso per ben 3 volte. La struttura venne chiusa per la prima volta il 10 marzo, riaprì per circa quindici giorni, il 14 aprile, a giorni alterni, in via sperimentale. Ma il 2 maggio venne chiuso ancora una volta per la quasi totale mancanza di acquirenti registrata all’interno della struttura nelle giornate in cui era rimasta aperta. Il mercato infatti, rimanendo aperto al pubblico, non era produttivo, visto che molte attività di ristorazione, ambulanti, mercatini rionali, erano chiusi, come disposto dalle norme anticovid.
Riaprì il 19 maggio dello scorso anno, ma con delle disposizioni ben precise. Riaprì i battenti al pubblico, dal martedì al sabato, nei giorni e negli orari stabiliti prima dell’emergenza Covid-19. I concessionari e i fruitori dovettero utilizzare i dispositivi sanitari previsti per legge. Il personale addetto si occupava del servizio di vigilanza e all’ingresso veniva rilevata la temperatura corporea.
L’accesso si svolgeva in maniera contingentato in base al rispetto del distanziamento sociale considerando il rapporto spazio/fruitori. Con l’arrivo del nuovo anno si registra la nuova chiusura, anche se lo sarà per un periodo limitato.
