Cinque a due: potrebbe essere questo alla fine il risultato delle regionali tra i due schieramenti di centrosinistra e centrodestra. Il Pd si afferma in Toscana, Marche, Puglia e dopo un testa a testa si avvia ad avere anche la meglio anche in Umbria. In Campania Vincenzo De Luca è al momento primo ma nello spoglio, ora per ora, l’azzurro Stefano Caldoro è sempre rimasto a distanza ravvicinata. In ogni caso il dato emblematico di queste consultazioni regionali è soprattutto la bassa affluenza alle urne: si è recato ai seggi solo il 52,2% degli italiani nelle sette regioni in cui si votava, quasi 12 punti in meno rispetto al 64,1% delle precedenti consultazione omologhe a quelle di ieri.
Per cinque regioni la vittoria è sembrata netta già dalle prime proiezioni: in Toscana, Puglia e Marche fa il pieno di voti il centrosinistra. In Veneto il leghista Luca Zaia ‘doppia’ Alessandra Moretti del Pd e lascia molto più indietro il fuoriuscito Flavio Tosi.
La sorpresa arriva però dalla Liguria dove il consigliere politico di Silvio Berlusconi, Giovanni Toti, secondo l’ultimo bilancio delle schede scrutinate è al 34,7%, seguito ad una certa distanza dalla Dem Raffaella Paita con la M5S Alice Salvatore terza e Luca Pastorino, candidato della sinistra, quarto. Con il Pd che, come lo stesso premier Matteo Renzi aveva avvertito nei suoi comizi, paga la prima vera scissione a sinistra. “Il cinico disegno di Cofferati, Civati, Pastorino si realizza compiutamente”, ha commentato la candidata del Pd Raffaella Paita. (ansa.it)