I palombari della Marina Militare in servizio presso il Nucleo Sdai di Augusta con la collaborazione del personale militare e dei mezzi navali della Guardia Costiera di Porticello, hanno bonificato lo specchio d’acqua, recuperando e facendo brillare 2 ordigni bellici.A coordinare è stata la direzione marittima della Sicilia Occidentale e Capitaneria di Porto di Palermo.
Gli ordigni: un proiettile e una bomba, erano stati ritrovati adagiati su un fondale di 12 metri a circa 200 metri dal porto di Porticello e presso la caletta di Santa Elia su un fondale di 3 metri.
Gli ordigni sono stati inizialmente segnalati alla Guardia Costiera di Porticello direttamente dai privati cittadini che, nel corso di immersioni subacquee, li avevano rinvenuti tra il mese di ottobre e di novembre.
Le autorità marittima si sono attivate avviando le procedure interdicendo l’area a qualsiasi attività, richiedendo alla Prefettura di Palermo l’intervento degli specialisti della Marina Militare.
Le attività di ricognizione eseguite dai militari dello SDAI hanno appurato che entrambi gli ordigni sono risalenti al periodo bellico dello scorso millennio: un proiettile medio calibro ed una bomba di profondità.
Il personale della Marina Militare con il supporto della Guardia Costiera di Porticello e della motovedetta CP524, messi in sicurezza gli ordigni, ha provveduto a trasportarli al largo. L’Ufficio Circondariale Marittimo di Porticello, al fine di garantire un adeguato livello di sicurezza, a tutela dell’incolumità pubblica e della sicurezza degli specchi acquei, ha emanato apposita ordinanza di interdizione proibendo qualsiasi tipo di attività come immersione professionale e sportiva, diportistica, ancoraggio e navigazione di qualsiasi unità.
Attività proibite entro un determinato raggio, nonché richiesto l’emanazione di un apposito avviso ai naviganti.
Le operazioni si sono concluse poco dopo, in linea con le direttive della Prefettura di Palermo e secondo le indicazioni tecniche della specifica attività.
La Guardia Costiera di Porticello con una nota vuole fornire dei suggerimenti e consigli a tutti gli utenti del mare che rinvengono ordigni bellici.
“E’ necessario segnalarli tempestivamente alla Guardia Costiera competente per territorio mantenendosi a distanza di sicurezza evitando di toccarli, annotando se possibile la posizione GPS, fotografarli qualora si abbia al seguito una macchina fotografica subacquea e utilizzare un gavitello per indicare lo specchio acqueo al fine di permettere una più agevole individuazione a cura delle Autorità preposte. La Guardia Costiera mantiene sempre alta l’attenzione sulla tematica degli ordigni bellici rinvenuti, adoperandosi per la pronta risoluzione di ogni pericolo per la vita umana in mare, per la sicurezza della navigazione e per la tutela dell’ambiente marino e costiero”.