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mercoledì 24 Aprile 2024

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Santa Flavia. Respinto il ricorso dei residenti a valle di Monte Catalfano. Giusta l’ordinanza del sindaco

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auto vigili monte catalfano
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Il TAR Sicilia, presidente Calogero Ferlisi, relatore Anna Pignataro, condividendo le tesi difensive dell’avvocato Santo Botta per conto del comune di Santa Flavia, ha respinto il ricorso proposto dai proprietari del complesso condominiale posto a valle di Monte Catalfano ritenendo legittima l’ordinanza sindacale emessa dal Sindaco di Santa Flavia.
Anche con riferimento alla domanda risarcitoria, in accoglimento delle tesi difensive dell’avvocato Botta, il Tar ha rigettato la richiesta di risarcimento danni avanzata dai ricorrenti.

I fatti. Nel giugno 2018 alcuni comproprietari del complesso condominiale che si trova a valle del Monte Catalfano segnalarono al Comune di Santa Flavia il distacco di un masso di grandi dimensioni dal sovrastante costone roccioso. Il masso aveva distrutto la barriera paramassi all’uopo realizzata dal Genio Civile di Palermo e aveva fermato la sua corsa contro una delle villette del complesso condominiale che era rimasta danneggiata.

A seguito della segnalazione, il Comune aveva avviato un’istruttoria congiunta con il Dipartimento regionale di protezione civile regionale e l’Assessorato regionale Territorio e Ambiente, che aveva indotto il Sindaco del Comune di Santa Flavia ad emettere un’Ordinanza con la quale, dichiarava di “tutelare la pubblica e privata incolumità” e ordinava a tutti gli aventi titolo “il divieto immediato di permanenza e di utilizzo degli immobili ricadenti nell’area sita in località Capo Zafferano“.

Successivamente, venivano emesse altre due Ordinanze sindacali dello stesso tenore (in data 15 maggio 2020 e in data 20 novembre 2020) che prevedevano una durata temporale di sei mesi ciascuna.

Avverso i provvedimenti del Sindaco di Santa Flavia altri comproprietari del complesso condominiale presentarono ricorso al TAR Sicilia Palermo deducendo numerosi vizi di censura e avanzando, al contempo, una richiesta di risarcimento danni.

I proprietari ricorrenti, in particolare, chiedevano l’illegittimità dell’esercizio da parte del Sindaco del potere di ordinanza contingibile e urgente posto che i diversi provvedimenti, in relazione al loro scopo, avrebbero rivestito il carattere della continuità e stabilità degli effetti, eccedendo le finalità della disciplina dell’urgenza, essendo invece destinati a regolare stabilmente una situazione ormai consolidata.

Il comune di Santa Flavia, si costituiva in giudizio con il patrocinio dell’avvocato Santo Botta il quale ribadiva la piena legittimità dell’operato dell’amministrazione comunale dimostrando come ciascuna delle tre ordinanze sindacali fosse stata adottata in presenza di una situazione di pericolo che, nonostante fosse preesistente e perdurante nel tempo, era stata “attualizzata”, di volta in volta, da fatti ed atti che rendevano immune da vizi il procedimento amministrativi.

In particolare, l’Autorità di Bacino Distretto Idrografico della Sicilia, giusta Decreto n. 222 del 6 ottobre 2020, aveva adottato il Piano stralcio di Bacino per l’assetto idrogeologico (PAI) per gli aspetti geomorfologici dell’Area territoriale di riferimento dei Comuni di Santa Flavia e Bagheria che aveva incrementato lo stato di dissesto dell’area del complesso condominiale dei ricorrenti.

Frattanto, il Comune aveva avviato l’iter volto alla messa in sicurezza dell’area ottenendo, giusta Decreto interministeriale del 31 agosto 2020, il finanziamento (100% dell’importo richiesto) per la redazione del relativo progetto definitivo.

Anche in ordine alla domanda di risarcimento danni, l’avvocato Botta rilevava l’assenza del principio di prova in ordine all’effettiva esistenza del danno stesso riguardo al decremento del valore venale subìto dagli immobili.

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