Applausi e lacrime per l’ultimo saluto a Michele Lo Coco e Roberto Maria Di Marco, i due amici morti sabato scorso in un incidente stradale sulla litoranea Aspra-Mongerbino, a pochi metri da Sant’Elia. E la piccola borgata marinara oggi si è fermata per rendere l’ultimo omaggio a Michele e Roberto.
i funerali sono stati celebrati nel Piano Stenditore, per accogliere tutti coloro i quali hanno voluto partecipare al rito funebre.
Strazio e dolore all’arrivo delle due bare che sono state poste sul marciapiede, ai piedi dell’altare sistemato su una piazzola.
Sulla bara di Michele è stata poggiata la maglietta del Sant’Elia con i colori rosanero del Palermo e su quella di Roberto l’immagine di Maria Addolorata.
Su una ringhiera invece un lenzuolo con scritto “Michele e Roberto, rimarrete sempre nei nostri cuori. I vostri sorrisi non si spegneranno mai”.
Alcuni parenti e amici hanno seguito il rito funebre abbracciando le bare. In un inconsapevole e disperato tentativo di riportarli in vita.
Davanti all’altare e alle bare campeggiavano enormi fotografie di Roberto e Michele sorridenti. In una Michele teneva in mano due cagnolini, in un’altra i due amici erano fraternamente abbracciati.
Il diffide compito di celebrare il rito funebre è toccato a padre Francesco Mangano: “in queste occasioni è difficile parlare -ha esordito- la morte è vista come un nemico. Ma non dobbiamo dimenticare che Gesù è morto per sconfiggere la morte”.
Il parroco durante l’omelia si poi rivolto ai giovani invitandoli ad essere prudenti: “il pericolo va previsto. Siate prudenti. La vita è bella e splendente. Roberto e Michele adesso vivono in Dio e pregheranno per noi”.
La commozione ha raggiunto livelli altissimi quando al termine della messa, alcuni amici e parenti hanno ricordato Roberto e Michele.
Il fratello di Roberto in lacrime ha detto: “ho perso un fratello ma ho acquistato una famiglia. Voi”.
Qualcuno ha anche ricordato l’allegria che contraddistingueva i due amici e i loro hobby, come quelli di Michele che amava il calcio, gli scacchi e la lettura.
Una ragazza ha concluso dicendo: “eravate il sole di Sant’Elia”.
Le due bare, prima di essere condotte al cimitero, sono state portate a spalla, per l’ultima volta, per le viuzze della borgata, sorrette dagli amici e accompagnate da lunghi e interminabili applausi.