Un nuovo pentito all’interno di Cosa Nostra. L’ultimo in ordine di tempo è Francesco Colletti, 50 anni, considerato uno dei quattro boss della Nuova Cupola. Il capomafia del clan di Villabate ma anche del mandamento di Bagheria, ha deciso di collaborare con la giustizia. Colletti era stato fermato il 4 dicembre scorso nell’ambito dell’operazione Cupola 2.0 insieme ad altri 45 mafiosi.
Grazie a di Colletti, intercettato mentre parla in auto, gli inquirenti hanno dato impulso all’indagine scoprendo la riorganizzazione della commissione di Cosa nostra a Palermo.
Colletti potrebbe fare nuova luce e aprire ampi squarci all’interno di Cosa Nostra e dei nuovi scenari che coinvolgono da vicino anche Bagheria, decimata negli ultimi anni da numerosi arresti.
Anche nella famiglia di Bagheria si sono registrati due pentimenti di spessore: Pasquale Di Salvo e Andrea Lombardo di Altavilla Milicia.
Durante un’intercettazione Colletti ha detto: “Si è fatta comunque una bella cosa… per me è una bella cosa questa… molto seria… molto…con bella gente.. bella! grande! gente di paese… gente vecchi gente di ovunque”, diceva mentre raccontava ai suoi interlocutori che, durante la riunione del 29 maggio con gli altri capi dei clan, era stato stabilito che i contatti “intermandamentali” dovevano essere mantenuti esclusivamente dai reggenti.
Molte le intercettazioni che riguardano Colletti.
Come il progetto di uccidere un “estorsore” abusivo “infilandolo dentro un contenitore a Villabate”.
I carabinieri hanno registrato una conversazione tra lo stesso Francesco Colletti e Filippo Cusimano, anche lui tra i 46 arrestati nella maxi operazione Cupola 2.0: “Chistu Gabriele ci ha fatto abusi: Si va a prendere i soldi ogni giorno. Ci leviamo il pensiero, diamo un segnale”