di Maurizio Lo Galbo *
La differenziata, lo slogan elettorale, il fiore all’occhiello dell’amministrazione penta stellata, il solco tra la mala politica del passato e la buona politica dei grillini, l’anno zero tra l’avanti Grillo e il dopo Grillo, che aimè alla fine di questo articolo, tutti e dico tutti, capiranno che siamo davanti all’ennesimo fallimento a 5 stelle.
Ma partiamo con ordine:
Sin dal loro insediamento, l’attuale amministrazione, ha parlato dei rifiuti non come un problema (direi colpevolmente ancora irrisolto) bensì come una risorsa; in effetti nei paesi e nelle città dove la differenziata è attuata con criteri di efficacia ed efficienza, frutto di una notevole programmazione, dove tutti i “Rifiuti Riciclati” (qui da noi accatastati) vengono venduti al miglior offerente, dove tutti i “Rifiuti Riciclati” già di suo, proprio perché non conferiti in discarica, fanno notevolmente risparmiare l’ente sul costo del conferimento, sul costo del trasporto, sul costo dei carburanti, allora il “Rifiuto” diventa una risorsa.
Il Rifiuto, in senso lato, può e deve essere una Risorsa per il cittadino, sia perché è indice di elevato senso sociale, sia perché è indice di crescita culturale, ma anche e soprattutto diventa risorsa per il cittadino, quando ad egli, che con enormi sacrifici logistici ed enormi sforzi ed adattamenti al nuovo modo di raccolta dei rifiuti, gli viene giustamente concesso il premio di una notevole e drastica riduzione del Tributo TA.RI che grava sulla sua famiglia.
Oltre allo spirito ambientalista, all’educazione per i nostri figli, al senso civico, ciò che più di ogni altro fattore spinge il cittadino a “differenziare” è il risparmio economico, congruo, reale, drastico e sicuramente possibile.
Ci si chiede, infatti, perché a Milano, piuttosto che a Bologna, piuttosto che a Torino, pagano il 10% di quanto paghiamo noi Bagheresi?
Ci si chiede ancora, come mai nelle bollette pervenuteci in questi giorni, si legge, come ormai da 3 e passa anni, Tariffe anni precedenti?
Non possiamo più pagare il tributo TA.RI con tariffe degli anni precedenti, se invece in questi anni è cambiato il modo di raccolta dei rifiuti, modo, che se fatto in modo organizzato porterebbe ad un risparmio netto del 50/60% della tariffa; ci si chiede quindi, dove è finita la sapienza manageriale del grande economista Luttwak, dell’Americano a Bagheria, che doveva guidare i “ragazzi terribili” a 5 stelle?
Spieghiamo con tanta semplicità, definirei alla “Femminina”, il perché un risparmio del 50/60% sarebbe realmente fattibile; ogni cittadino, sa che con l’avvento della raccolta differenziata, la “spazzatura indifferenziata”, l’unica che ancora oggi dovrebbe essere conferita in discarica, è solo una minima parte, ovvero il solo raccolto del venerdì sera. La “spazzatura differenziata” ovvero, plastica, carta e cartone, vetro ed alluminio, umido, pari al totale raccolto della settimana, ad eccezione del raccolto del venerdì, non dovrebbe più essere conferito in discarica ed essere avviato al normale riciclo del rifiuto. Aggiungo che il costo di smaltimento e conferimento in discarica rappresenta una grossa fetta del totale dell’intero costo di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani.
Ecco allora che la “spazzatura differenziata” dovrebbe diventare “Risorsa”; infatti il mancato conferito in discarica di essa, ovvero della stragrande maggioranza dei nostri rifiuti, dovrebbe far risparmiare l’ente e di converso i cittadini.
Dovrebbe risparmiarsi del costo del mancato conferimento in discarica, del costo del mancato trasporto, del costo del mancato nolo, del costo del carburante; ma c’è di più, oltre al notevole risparmio sui costi, plastica, carta e cartone, vetro ed alluminio, potrebbero e dovrebbero essere rivenduti al miglior offerente. Della plastica nei siamo certi e proprio per questo ci si chiede perché la tariffa TA.RI applicata è sempre quella degli anni precedenti quando ormai dovremmo ed in parte vendiamo i rifiuti differenziati? Perché non c’è un risparmio sulle bollette quantunque si “spende” molto meno e si introitano proventi di “rivendita” grazie alla “spazzatura differenziata”?
Se prima della differenziata si conferiva in discarica la raccolta dei rifiuti dell’intera settimana, oggi con la differenziata, si conferisce in discarica la raccolta dei rifiuti del solo venerdì; come dire se prima conferivo sette sacchetti settimanali, ora conferisco un solo sacchetto settimanale, ed allora visto che il costo di smaltimento e conferimento è direttamente proporzionale alla quantità raccolta, perché non si riesce ad abbattere la tariffa TA.RI notevolmente? Ed ancora, come più volte rimarcato, se oltre al mancato conferimento, la “spazzatura differenziata” viene venduta, ecco che la Frittata a 5 stelle è fatta.
Cari concittadini, siamo davanti all’ennesimo fallimento “grillino”, frutto dell’improvvisazione e della pochezza amministrativa dell’attuale governo della città; e non basta far passare il messaggio che la tariffa TA.RI è stata abbassata per quelle poche attività commerciali rimaste in piedi, questa è pura demagogia, un pretestuoso atto politico per poter dire di avere abbassato una tariffa che invece da anni, a ben vedere, guardando i bollettini appena pervenutici, ove si legge Tariffa anno precedente, è rimasta notevolmente alta.
Tempo fa è stata pubblicata una foto di rifiuti accatastati.
Forse la spiegazione sta proprio qua, quantunque noi abbiamo iniziato la differenziata, alla fine loro non l’hanno mai cominciata…
* consigliere comunale Bagheria d’opposizone