Sulla polemica legata all’esibizione di Achille Lauro al festival di Sanremo, interviene anche il prete bagherese Cosimo Scordato, ex parroco della chiesa Albergheria di Palermo.
“Non ho visto alcun atteggiamento blasfemo né nell’artista né nel testo della canzone -dice Don Cosimo Scordato- Ho visto il video e ho letto il testo della canzone, sicuramente un po’ ostico – dice – Lui fa riferimento al compleanno della madre e l’acqua che cade su di lui al termine dell’esibizione penso sia un riferimento all’acqua della vita, alla sorgente di vita che è la madre. Si tratta di un artista da sempre fuori dal coro, sopra le righe – aggiunge il parroco ultrasettantenne – Un atteggiamento che fa parte del suo stile forse non solo artistico. In ogni caso i gesti della liturgia non appartengono unicamente a noi e non hanno solo i significati che noi gli attribuiamo: in questo caso penso abbia voluto celebrare un’esperienza di nascita”.