I finanzieri del Comando Provinciale di Palermo, su disposizione della Procura della Repubblica di Termini Imerese,
hanno arrestato due persone, una delle quali agli arresti domiciliari, procedendo contestualmente al sequestro preventivo di una società di trasporti operante nel territorio nazionale – del valore di oltre 700.000 euro – con sede legale e base operativa nella zona industriale di Termini Imerese.
Ai due destinatari del provvedimento cautelare, risultati tra l’altro percettori del Reddito di Cittadinanza e già
coinvolti in passato nel fallimento di altre società di trasporti, sono stati contestati, nella loro veste di
amministratori di fatto, i reati di bancarotta fraudolenta, impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita e
autoriciclaggio.
L’operazione si colloca nell’ambito di una più ampia indagine scaturita dal fallimento – dichiarato nel marzo del
2021 – di una società operante nel settore dei trasporti su strada.
Le attività investigative, condotte dai militari del Gruppo di Termini Imerese con l’ausilio di intercettazioni
telefoniche nonché attraverso complessi accertamenti contabili, documentali e finanziari, hanno permesso di
ricostruire un disegno criminoso, ideato e realizzato da un’unica regia riconducibile agli indagati, frutto di una
articolata pianificazione distrattiva, finalizzata a:
- svuotare la predetta società che, lasciata in un irreversibile stato di decozione, falliva (accumulando un ingente
passivo fallimentare) con conseguenti danni per l’Erario e i fornitori; - proseguire l’attività imprenditoriale attraverso la costituzione ad hoc di una nuova società oggi sottoposta a
sequestro – fittiziamente intestata a compiacenti prestanome, denunciati a piede libero – avente coincidente sede
operativa e attività svolta, che rappresenta la continuazione aziendale della precedente impresa.
La società sequestrata è ora affidata ad un amministratore giudiziario nominato dal Tribunale di Termini
Imerese, affinché la gestisca nell’interesse della collettività, con il compito di garantire la continuità aziendale e
mantenere i livelli occupazionali, per preservare i diritti dei lavoratori.
L’odierna operazione eseguita dalla Guardia di Finanza, coordinata dalla Procura della Repubblica di Termini
Imerese, si inserisce nel quadro delle linee strategiche dell’azione del Corpo volte a rafforzare l’azione di
contrasto ai fenomeni di illegalità economico-finanziaria connotati da maggiore gravità, nonché all’aggressione
dei patrimoni dei soggetti dediti ad attività criminose, al fine di tutelare la libera concorrenza e gli imprenditori
onesti che operano nel rispetto della legge.