Scatterà da domenica la tregua a Gaza e rimarrà per 42 giorni.
Dopo 467 giorni impossibili da vivere, gli ostaggi portati a Gaza il 7 ottobre 2023 potranno rivedere la luce. Grazie al sofferto, faticoso, tormentato accordo andato finalmente in porto tra Hamas e Israele.
Dopo giorni di caos, notizie contrastanti, fiato sospeso. E soprattutto, l’ansia corrosiva che stanno sperimentando sulla propria pelle le famiglie dei rapiti, molti tuttora all’oscuro della reale sorte dei loro cari. A spazzare la nebbia sulla babele di indiscrezioni ci ha pensato alle 18, ora italiana, il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump: “C’è l’accordo”. In un attimo, i cattivi pensieri sono scomparsi, il fallimento dei mesi scorsi non si è ripetuto. La tregua a Gaza può iniziare, gli ostaggi vivi possono continuare a vivere, i morti saranno seppelliti nel loro Paese. Ci sono dettagli che i negoziatori dovranno mettere a punto, specialmente nella seconda fase del piano, ma il grosso del lavoro è fatto. Usa, Qatar, Egitto hanno lavorato sodo.