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lunedì 2 Ottobre 2023

lunedì 2 Ottobre 2023

Venti persone indagate a Misilmeri e Ciminna per falsi attestati in materia di sicurezza sul lavoro

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carabinieri misilmeri
3 minuti

I carabinieri della Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Termini Imerese e il Nucleo Ispettorato del Lavoro di Palermo, collaborati da varie Stazioni Carabinieri operanti sul territorio, hanno scoperto un vero e proprio “commercio” di attestati falsi in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, a beneficio di imprenditori – clienti lavoratori con la necessità di dimostrare agli enti di vigilanza che le loro imprese sono inappuntabili sotto quel profilo. 

20 le persone indagate fra Misilmeri e Ciminna.
Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di truffa aggravata, falsità materiale, falsità ideologica, esercizio abusivo della professione di medico, all’esito delle indagini preliminari disposte e coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Termini Imerese.

Diverse centinaia di documenti contraffatti, 700 circa sono stati rinvenuti e posti sotto sequestro, presso la sede legale di una delle società coinvolte nel corso delle perquisizioni domiciliari disposti dall’A.G delegante. Centinaia di lavoratori e datori di lavoro, dunque, che hanno svolto le loro mansioni sulla base di attestati falsi ottenuti in relazione a corsi mai frequentati o frequentati in misura parziale o in maniera difforme in relazione a quanto previsto dalle specifiche norme. Bastava, semplicemente, versare al professionista compiacente, amministratore o presidente di un fantomatico ente non iscritto nell’apposito albo della regione siciliana, la cifra prevista dal tariffario proposto e si otteneva, in brevissimo tempo, un attestato apparentemente, regolare.  In diversi casi è stata accertata la sostituzione dei docenti “abilitati”, firmatari degli attestati con altri non abilitati alla relativa formazione professionale. Un giro d’affari di svariate centinaia di migliaia di euro che dà la misura del fenomeno. 

Le indagini, scaturite a seguito di un controllo sanitario da parte dell’A.S.P. locale presso un esercizio pubblico di Misilmeri, sono state inizialmente svolte in provincia di Palermo e, solo successivamente, estese anche a tutte le province della Sicilia.

Le società di servizi oggetto degli accertamenti odierni risultano destinatarie di analoghi provvedimenti generati da accertamenti di P.G. da parte dei Nuclei del Gruppo Tutela Lavoro di Palermo.

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