Hanno preso il via ieri i lavori di ripristino dell’antico ingresso di villa Butera che si apriva sul parco che portava alla Certosa.
La delibera di giunta che ne prevedeva il recupero è stata approvata nel mese di ottobre dello scorso anno e ieri sono iniziati i lavori.
Le opere prevedono una spesa di 200 mila euro e sarà recuperata anche l’antica scalinata in tufo.
L’intervento è stato possibile grazie al bando emesso dal Gal Metropoli Est.
Il contributo concesso è di 200 mila euro, a valere sui fondi del Piano di Azione Locale 2014-2020. Sono fondi della Comunità europea, 100% di contributo pubblico a favore degli Enti Locali.
L’intervento di recupero dell’ingresso sud di palazzo Butera compreso il restauro della scalinata si colloca nell’ambito di una continuità progettuale del restauro e della conservazione integrata del complesso monumentale-culturale di Palazzo Butera.
L’ingresso sud, insieme alla torre Ovest, sono le ultime due porzioni del complesso monumentale di Palazzo Butera che non sono mai state oggetto di interventi di recupero.
L’ingresso sud ha una notevole importanza poiché l’imponente scalinata porta direttamente alla sala Borremans, al piano nobile del palazzo, sede di congressi e manifestazioni culturali.
L’ingresso ha rilevanza storica in quanto, originariamente si collocava in asse al viale che portava all’antica Certosa. L’intervento, finalizzato al miglioramento della fruibilità degli spazi esterni del palazzo, prevede la collocazione di una nuova pavimentazione, la realizzazione di camminamenti, la collocazione di recinzioni e cancelli, la piantumazione di alberi ornamentali sul cortile ovest.
I lavori per la riqualificazione si dovranno concludere entro 24 mesi dalla consegna della notifica del decreto di finanziamento.
Sono molti i viaggiatori arrivati nel 1700 e nel 1800 che parlano del parco di villa Butera e dell’antica Certosa.La Certosa era una struttura che ospitava un monastero di frati trappisti, ma aveva una peculiarità: si trattava di statue di monaci realizzati, a dimensione naturale, in stoppa e cera. Le statue intorno al 1950 vennero trafugate, mentre a distanza di circa 8 metri dalla Certosa, vennero costruite delle case popolari.
Una decina di anni fa la Certosa venne recuperata e completamente restaurata e da alcuni anni ospita la preziosa collezione di giocattoli di Pietro Piraino.
