Severe contromisure, quelle adottate dalla deputata Caterina Licatini per contrastare l’inquinamento marino dovuto agli sversamenti illeciti nel mare su cui si affacciano alcune zone del palermitano, fra cui Aspra e Mongerbino.
L’onorevole ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica, agendo presso il Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri e contestando i danni provocati dai malfunzionamenti degli impianti di depurazione.
“Conosciamo già le conseguenze ambientali ed economiche provocate dall’errato trattamento dei reflui, e adesso sembra che ci siano dei peggioramenti -afferma Licatini- in queste settimane ci sono stati ulteriori e anomali sversamenti in mare che aggravano l’impatto negativo sull’ambiente. Anche grazie alle segnalazioni che ho ricevuto da parte di alcuni cittadini, è stato possibile individuare aree marine visibilmente inquinate. In particolare, a inizio novembre sul mare di Aspra e del Golfo di Capo Zafferano si poteva distinguere un’enorme macchia marrone che si estendeva per centinaia di metri. È una situazione che si protrae da tempo, ma da parte delle amministrazioni c’è una diffusa indifferenza. Nel frattempo, paghiamo una sanzione di 165mila euro al giorno per la difformità degli impianti. Siamo stufi di assistere anno per anno agli stessi reati ambientali. Inaccettabile anche il fatto che in alcuni casi ci siano risorse finanziare per l’adeguamento degli impianti che da decenni non vengono spese.
Dopo vari solleciti inevasi, denunciare la situazione alla Procura della Repubblica sembra l’unica soluzione per fermare questa vergogna.”
Conclude Licatini: “qualche giorno fa, inoltre, ho esposto il tema dell’ambiente e della depurazione
alla Camera dei Deputati, interpellando il Ministro della Transizione Ecologica, il quale si è mostrato
disponibile a valutare tutte le misure necessarie per intervenire direttamente sul problema.”
