Sono sei le ordinanze di demolizione firmate nelle ultime settimane dal responsabile comunale. Quattro sono state disposte a marzo e due negli ultimi giorni, nel territorio comunale di Bagheria e nella frazione marinara di Aspra, lungo la costa.
Si tratta in tutti i casi di immobili realizzati senza nessuna concessione edilizia e per le quali i proprietari dovranno demolire i manufatti entro 90 giorni dalla notifica del provvedimento. Se ciò non avverrà sarà il Comune ad effettuare i lavori che saranno poi a carico dei proprietari. Inoltre ai proprietari si potrà comminare una multa che va da 2 mila a 20 mila euro.
Gli ultimi due immobili che dovranno essere abbattuti sorgono ad Aspra ed in entrambi i casi si tratta di palazzine di 4 piani fuori terra.
In un caso il proprietario aveva costruito realizzato delle sopraelevazioni su un piano terra esistente, consistente nel primo, secondo terzo e lastrico solare, comprendente tre unità immobiliari destinate a civile abitazione.
Il proprietario aveva presentato la richiesta di sanatoria che però è stata rigettata nel dicembre del 2018, perché l’area era soggetta a vincolo paesaggistico.
Il secondo immobile per il quale è stata firmata l’ordinanza di demolizione è composto da 4 piani fuori terra, nella frazione di Aspra, composto da 2 unità immobiliari destinate a civile abitazione.
Anche in questo caso la zona era soggetta a vincolo paesaggistico.
Le precedenti 4 ordinanze di demolizione, emesse nel mese di marzo, si riferiscono a immobili abusivi realizzati nella maggior parte dei casi lungo la via Francesco Perez, ossia la litoranea Aspra-Mongerbino, e costruiti entro i 150 metri dalla battigia.
Si tratta di costruzioni che variano da 2 a 5 piani fuori terra. In alcuni casi si tratta di sopraelevazioni su costruzioni esistenti.
Nelle ordinanze di demolizione si sottolinea che “la sanzione, in caso di abusi edilizi realizzati sulle aree e sugli edifici, comprese le aree soggette a rischio idrogeologico elevato o molto elevato, è sempre irrogata nella misura massima.”
Tutti i provvedimenti sono stati inoltrati alla Soprintendenza dei beni culturali della Regione Siciliana, al Genio Civile e alla polizia municipale di Bagheria.
