L’ex sindaco di Bagheria Vincenzo Lo Meo è stato assolto nell’ambito di un procedimento giudiziario che risaliva al 2011.
La sentenza di assoluzione nei confronti di Lo Meo è stata emessa “perché il fatto non sussiste”, assolti anche l’ex ingegnere del Comune Giovanni Mercadante e per il responsabile del Suap Mario Pace.
L’accusa era di omissione di atti d’ufficio, per non avere ordinato la chiusura di un chiosco bar posto all’incrocio tra via Città di Palermo e Via Luigi Giorgi e di abuso per avere indirettamente favorito l’esercizio ai danni di altro esercizio commerciale.
Il Tribunale di Palermo, terza sezione penale, presieduta dal Giudice Fabrizio La Cascia, in data 16 settembre 2020, ha respinto le accuse.
La vicenda risale tra il 2011 e il 2012 e trae origine da un esposto di un avvocato, che lamentava l’abusiva occupazione di suolo pubblico da parte del chiosco in argomento e l’omissione del dovuto atto di chiusura di tale esercizio.
Esperite le indagini, dimostratesi poi carenti, durante il processo è stato dimostrato che:
– l’occupazione violava in via principale la normativa urbanistica (occupazione con opere abusive di suolo pubblico) e non quella del commercio;
– che l’emissione di ordinanza di chiusura, quale sanzione accessoria, è una facoltà e non un obbligo del Sindaco e degli uffici, e comunque mancavano i requisiti obiettivi perché si giustificasse la chiusura dell’esercizio;
– che prontamente era stata invece emanata l’ordinanza da parte dell’Ufficio Tecnico che disponeva la messa in pristino dello stato dei luoghi.
