di Pino Grasso
Sono 346 i beneficiari del bonus socio sanitario ammessi per l’anno 2016, mentre 115 sono stati gli esclusi per mancanza di requisiti.
Gli elenchi dei beneficiari in possesso dei requisiti per l’erogazione del bonus e degli esclusi è stato approvato dal capo dell’area Direzione XII Francesca Lo Bue dei servizi sociali del Comune. Il Distretto socio sanitario n. 39, comprende i comuni di Bagheria, in qualità di ente capofila e i comuni di Altavilla Milicia, Santa Flavia, Casteldaccia e Ficarazzi.
Il buono socio sanitario viene erogato a nuclei familiari con all’interno anziani non autosufficienti o disabili gravi. L’avviso per ottenere il beneficio era stato pubblicato lo scorso mese di marzo e prorogato al 30 aprile e riguardava i cinque comuni del Distretto socio sanitario 39. Successivamente, a seguito di una nota dell’assessorato regionale alla Famiglia e delle politiche sociali – servizio 5, i termini erano stati ulteriormente prorogati al 29 luglio.
Le istanze pervenute a seguito della pubblicazione dell’avviso sono state in totale 461. L’Assessorato della Famiglia, delle politiche sociali e delle autonomie locali promuove, mediante i comuni, interventi di carattere innovativo e sperimentale in ambito socio – sanitario da realizzare attraverso l’attribuzione, in base a livelli di reddito predeterminati, di erogazioni finanziarie denominate buoni socio-sanitari, da corrispondere con carattere periodico, in alternativa alle prestazioni di natura residenziale eventualmente dovute, ai sensi della vigente normativa, a nuclei familiari i quali comprendano nel loro ambito anziani non autosufficienti o disabili gravi. Il buono può essere, altresì, impiegato dalla famiglia per l’acquisto di prestazioni socio – sanitarie a carattere domiciliare, in favore dei medesimi soggetti, offerte da enti ed organismi no profit, accreditati secondo strumenti e modalità in grado di consentire la libera scelta dell’utente nell’ambito di una gamma di prestazioni determinate riconducibili alla condizione dell’utente medesimo, nonché una concreta ed effettiva verifica, in rapporto alla natura delle prestazioni stesse richieste dalla famiglia, sull’appropriatezza dell’intervento, sulla qualità dei comportamenti dell’ente erogatore e dei singoli operatori. Il buono si divide in sociale per una provvidenza economica a supporto del reddito familiare, finalizzata a sostenere la famiglia nel prendersi cura dei propri familiari, con l’impegno del “caregiver familiare”, ovvero chi si prende cura e delle reti di solidarietà familiari e il buono di servizio (voucher) quale titolo per l’acquisto di specifiche prestazioni domiciliari erogate da “caregiver professionali”.
I destinatari del buono sono le famiglie residenti nel territorio del Distretto Socio-Sanitario 39 che mantengono o accolgono anziani (di età non inferiore a 69 anni e 1 giorno) in condizioni di non autosufficienza debitamente certificata o disabili gravi, purché conviventi e legati da vincolo di parentela, ai quali garantiscono direttamente, o con impegno di altre persone non appartenenti al nucleo familiare, prestazioni di assistenza e di aiuto personale anche di rilievo sanitario nell’ambito di un predefinito piano personalizzato di assistenza elaborato di concerto con gli Uffici di Servizio Sociale appartenenti ai Distretti Socio-Sanitari.