Presentato al liceo scientifico D’Alessandro di Bagheria un corso di formazione sulle pratiche di primo soccorso rivolto agli studenti del triennio. L’iniziativa, nata dalla collaborazione tra l’Ordine degli Infermieri di Palermo e il liceo, si sviluppa nell’ambito del progetto ministeriale Pcto.
Annualmente nel solo continente europeo sono oltre quattrocentomila i soggetti colpiti da arresto cardiaco, in moltissimi casi fatale. È l’OMS ad insistere su come l’introduzione anche solo di due ore l’anno di lezione di rianimazione cardiaca polmonare, rivolte agli studenti a partire dai 12 anni di età, potrebbe sovvertire il dato dei sopravvissuti, con ripercussioni significative sulla salute globale.
Il progetto è stato presentato al liceo bagherese dal presidente dell’Ordine degli Infermieri di Palermo, Antonino Amato e dalla dirigente scolastica Angela Troia. «Purtroppo è stata necessaria la pandemia di coronavirus per renderci conto dell’importanza essenziale della figura degli infermieri – ha detto il dirigente scolastico – Per questa ragione, ciò che era nato come un progetto di formazione per il primo soccorso si è ampliato in favore della conoscenza del percorso di formazione e di lavoro della figura dell’infermiere. È stata una gioia vedere il coinvolgimento degli studenti durante la presentazione del corso, dovuta anche alla capacità dei professionisti intervenuti di destare il loro interesse».
Il corso si terrà nella sede scolastica e prevederà una formazione sia teorica che pratica da parte di istruttori qualificati IRC. Quello di ieri è stato il primo incontro in occasione del quale si è firmata la convenzione della durata di due anni tra il liceo e l’Ordine, il percorso coinvolgerà cinque classi e si svolgerà per tre mesi, da febbraio ad aprile.
I Pcto, percorsi per il conseguimento di competenze trasversali e per lo sviluppo della capacità di orientarsi nella vita personale e nella realtà sociale e culturale nascono dalla parziale modifica del progetto di alternanza scuola-lavoro, al fine di far acquisire agli studenti delle soft skills, competenze trasversali per l’appunto, applicabili quindi in vari contesti e che li possano proiettare e orientare verso il futuro professionale.
Ad intervenire nel corso dell’incontro anche il dottor Gianfranco Episcopo, referente del progetto, al quale vanno i ringraziamenti del dirigente scolastico per aver creduto nel valore dell’alleanza educativa scuola-famiglia e soprattutto che, nella scuola frequentata dalle sue figlie, fosse possibile realizzare un progetto così ambizioso.