I genitori dell’istituto comprensivo “Carducci-Gramsci” con una nota ufficiale inviata a sindaco, assessori e anche ai vertici regionali, lamentano la ritardata consegna del plesso Gramsci che costringe gli studenti ai doppi turni.
I genitori scrivono “desideriamo portare a conoscenza l’estremo disagio che le famiglie e i bambini dell’Istituto Comprensivo “Carducci-Gramsci” stanno vivendo da diversi mesi a questa parte a causa della turnazione pomeridiana avviata per sopperire alla mancata consegna del nuovo plesso “Gramsci”.
Come già sa, il plesso “Gramsci” è in attesa di ricevere i nuovi locali da diversi anni e finora la situazione è stata contenuta perché la sezione A è stata ospitata presso altre strutture in affitto. Con la pandemia le cose si sono ulteriormente aggravate, dal momento che le strutture in questione non sono a norma anti Covid 19.”
Nella nota si aggiunge che la dirigente scolastica, Maria Grazia Pipitone, ha ritenuto equo e necessario coinvolgere anche le classi del plesso “Loi” nella turnazione, essendo parte dell’Istituto Comprensivo.
“Questo significa –scrivono i genitori- che i bambini di ben quattro sezioni, ovvero venti classi, ovvero circa quattrocento bambini e ottocento genitori si ritrovano a dover gestire situazioni quasi drammatiche, in cui: tutti noi dobbiamo riorganizzare la situazione familiare e lavorativa ogni quindici giorni, perché la turnazione cambia; famiglie con due e a volte tre figli devono affrontare turni diversi e recarsi a scuola quattro volte al giorno, cercando di incastrare in questo lavoro, compiti, pranzo, terapie; l’orario scolastico è stato ridotto e non sono più quindi garantite le 27 (ventisette) ore settimanali, come invece previsto dal Ministero; parecchie famiglie devono, a malincuore, chiedere aiuto ai nonni, in totale contraddizione con il buon senso e la prudenza che vorrebbe proprio tenerli “lontani” e protetti da eventuali pericoli di contagio; poche famiglie, per evitare di correre questo rischio e potendoselo “permettere”, devono affrontare l’ulteriore spesa di babysitting. Inutile dire che siamo estremamente arrabbiati, delusi, esasperati, sfiniti. I nostri figli, già duramente messi alla prova dalle quarantene, dal distanziamento sociale, dallo stress che la pandemia, i problemi lavorativi e, infine, la turnazione pomeridiana stanno causando a tutte le nostre famiglie, sono confusi, disorientati, hanno perso le loro abitudini e ritmi quotidiani, fondamentali per bimbi della loro età. Inoltre, cosa estremamente grave, tanti bambini con disabilità non possono seguire le terapie pomeridiane, a meno che i loro genitori non decidano di farli frequentare la mattina con lezioni individuali erogate dalle loro docenti di sostegno, incoerentemente con gli obiettivi di inclusione ed integrazione nel gruppo classe.”
I genitori aggiungono che alcuni bambini, pur facendo parte della categoria, seguono lo stesso programma ministeriale dei compagni. Chi paga per tutti questi danni morali ed economici? Perché dobbiamo essere sempre e solo noi cittadini a subire le conseguenze di una tanto evidente negligenza ed incompetenza? La ditta appaltatrice dei lavori al nuovo plesso è stata già saldata? Di chi sono le responsabilità di questi ritardi? Perché si continuano a prendere iscrizioni per il Gramsci se da oltre quindici anni questo plesso non ha aule a disposizione? Sig. Sindaco noi pretendiamo delle risposte chiare, è nostro sacrosanto diritto! Siamo stremati, i doppi turni non sono e non possono continuare ad essere l’unica soluzione. Poco importa ormai chi ha mancato nello svolgimento del proprio ruolo finora, noi pretendiamo di sapere Come e cosa intendete fare d’ora in avanti per garantire il diritto allo studio a questi bambini! Vogliamo queste risposte, le vogliamo tempestivamente, e vogliamo Soluzioni immediate. Non siamo più disposti ad aspettare, la pazienza è terminata e siamo più che mai determinati a tutelare i nostri diritti, anche a costo di intraprendere una battaglia legale contro chi sta danneggiando il futuro dei nostri figli.”