Il Comune è stato condannato dal Tribunale di Termini Imerese a pagare 1500 euro di risarcimento ad un dipendente comunale.
Si tratta di Giuseppe Bartolone, al quale il Comune di Bagheria, nel 2012, aveva affidato l’attività di rilevamento censuario e per la quale il dipendente ha ricevuto i suoi emolumenti aggiuntivi.
Attività analoga l’hanno fatta un’altra cinquantina di dipendenti, che potrebbero seguire la stessa strada di Bartolone, chiedendo un indennizzo al Comune che complessivamente potrebbe aggirarsi attorno a 50 mila euro.
Il Comune di Bagheria nel pagare gli emolumenti aveva tratteneva la quota relativa all’Irap detraendola, appunto, dal compenso versato al dipendente.
Bartolone si è così rivolto al Tribunale di Termini Imerese sostenendo che gli emolumenti andavano pagati per intero senza detrazione e che la quota IRAP fosse a carico dell’Ente.
Bartolone è stato difeso dall’avvocato Luigi Alioto.
Con decreto ingiuntivo del Tribunale di Termini Imerese, il Giudice del Lavoro, Roberto Rezzonico, ha condannato il Comune di Bagheria al pagamento delle somme indebitamente trattenute a titolo di IRAP;
avverso tale ingiunzione il Comune di Bagheria ha proposto un’opposizione, a seguito della quale si è instaurato un giudizio ordinario innanzi al Giudice del Lavoro del Tribunale di Termini Imerese.
“Il Tribunale nei giorni scorsi -sottolinea l’avvocato Luigi Alioto- ha emesso una sentenza con la quale ha rigettato l’opposizione presentata dal Comune, dando ragione al dipendente che ha sempre sostenuto che la quota Irap andava pagata dal Comune stesso in quanto l’attività svolta da Bartolone rientra tra quelle proprie del dipendente comunale e come tale soggetto alle normali trattenute Irpef ma non IRAP.”
Il Comune di Bagheria è stato condannato al pagamento di 1.500 euro oltre l’iva.