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martedì 23 Aprile 2024

martedì 23 Aprile 2024

Bagheria. La storia dimenticata di Totò l’avvocato, ucciso 36 anni fa

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presentato
martino 1
di Martino Grasso
3 minuti

In Sicilia sono tanti i misteri e le vittime innocenti.
Una vittima coinvolge in maniera diretta Bagheria.
Si chiamava Salvatore Presentato, ma per tutti era Totò l’avvocato.
Venne ucciso l’otto ottobre 1984, in via Libertà a Bagheria.
Totò proveniva da una famiglia di agricoltori.
Rimane orfano del padre a 10 anni.
Dopo la scuola elementare, non prosegue gli studi per aiutare la famiglia nei lavori agricoli. In età maggiore si imbarca nella marina militare e dopo anni si sposa con Annamaria. La coppia ha tre figli: Giuseppe, Sergio e Laura.
Nel frattempo Totò decide di riprendere gli studi e finalmente dopo tante difficoltà si laurea in giurisprudenza.
Viene assunto come funzionario statale alla direzione provinciale del tesoro di Palermo, anche se il suo sogno è quello di diventare un giorno un avvocato.

Politicamente era vicino al partito socialista. Diventa anche presidente del circolo lavoratori. Umanamente era una gran brava persona. Sempre sorridente e disponibile.
Si concedeva, quando era possibile, una passeggiata sul corso Umberto. Aveva una parola buona per coloro che incontrava. Amava la vita.
Totò Presentato era una persona abitudinaria.
Anche quel maledetto 8 ottobre del 1984 fa quello che faceva ogni giorno.
Scende da casa alle 6,30, compra il Giornale di Sicilia nell’edicola di via Libertà, per poi andare alla fermata di corso Butera, per salire sull’autobus e andare a lavorare.
Ma quel giorno non sale sull’autobus e non ha nemmeno il tempo di leggere il giornale. La sua vita si interrompe in maniera violenta e inaspettata.
Un killer solitario gli spara alle spalle davanti all’edicola, per poi fuggire.
Totò Presentato cade a terra. Le cronache del tempo raccontano che dalla tasca gli scivola una mela, che rotola poco distante il corpo senza vita.
Qualcuno lo copre con un lenzuolo bianco.
Le indagini nel corso degli anni non portano a niente. Si indaga anche sul posto di lavoro, ma non salta niente di utile.
Salvatore Presentato era incensurato e il mistero è fitto.
Il suo omicidio cade nell’oblio.
Muore in una giornata grigia di ottobre. Un giorno qualunque. Per lui l’ultimo.
Muore a 54 anni. Quando ancora aveva da dire e da dare tanto alla vita.
Una mano assassina lo ha strappato all’amore e all’affetto della moglie e dei figli che da oltre 36 anni si pongono la stessa domanda “perché?”.
Adesso sarebbe importante ricordarne la memoria.
Magari intitolandogli una strada. Non sarebbe troppo tardi.
Per non dimenticarlo definitivamente.
Perché Totò l’avvocato lo meritava.

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