“Da due anni l’Associazione Asva, con cui l’Amministrazione comunale ha firmato una convenzione con la quale si affidava l’attività di mantenimento, cura e benessere dei randagi, non percepisce i rimborsi da parte del Comune. Se non verranno regolate le inadempienze contrattuali sospenderemo la collaborazione”.
Ad affermarlo Francesca Bellomo, presidente in carica dallo scorso 1 gennaio. “Gli animali sono ricoverati presso il sito di via Marino I – aggiunge – il Comune si era impegnato a provvedere tempestivamente al rimborso delle spese, considerate le difficoltà oggettive di poter pagare i fornitori dei servizi sanitari, degli alimenti e dei farmaci. Ma si è trattato di promesse, infatti i rimborsi per le spese sono fermi a luglio 2011, cioè due anni di arretrati”.
Alcuni fornitori hanno già trasmesso i decreti di ingiunzioni di pagamento, ma nulla si muove. Il Comune, approfittando del decreto del Consiglio dei Ministri con il quale la settimana scorsa si sono stati sbloccare i pagamenti della Pubblica amministrazione dovrebbe potere ottemperare alla richiesta entro pochi giorni.
L’Asva in ogni caso non gestisce un canile comunale poiché il sito di via Comunale Marino I è un sito privato temporaneo, allestito per emergenza e rimasto tale, nonostante il finanziamento statale di 80.000 euro che consentirebbe di migliorare la situazione. “Il sito ospita oltre 140 cani – continua Bellomo – e l’associazione ne gestisce altri 70 circa sul territorio, per non contare i pronti interventi ogni giorno di cani incidentati, su segnalazione delle forze dell’ordine e di privati cittadini. Inoltre, nota drammatica è l’abbandono, vengono abbandonati circa 400 cani ogni anno sul territorio”.