Una violenta colica renale ha colpito ieri mattina durante la messa domenicale, alla chiesa Madre, l’arciprete don Giovanni La Mendola che non è riuscito a portare a termine la celebrazione.
Don Giovanni aveva da poco pronunciato la preghiera epicletica di consacrazione sul pane e sul vino che è sbiancato in viso e si è accasciato, vinto dai dolori lancinanti. Immediatamente è stato soccorso dal diacono Franco Cirano che lo ha fatto accomodare su una sedia.
Per fortuna partecipavano alla messa alcuni medici che gli hanno prestato le cure del caso. Quindi è stato condotto nelle sua abitazione dove i sanitari gli hanno praticato delle flebo con antidolorifici.
Padre La Mendola però, complice un abbassamento di pressione, non è stato in grado di continuare la celebrazione che è stata portata a termine dal concelebrante don Mario Di Lorenzo, anche lui reduce da un intervento chirurgico. Già dalle prime ore del mattino l’arciprete aveva accusato dei dolori, ma non voleva mancare ad esercitare il ministero, anche perché poi nella successiva messa erano in programma le prime comunioni dei bambini del catechismo. In questa occasione lo ha sostituito il parroco della parrocchia di Sant’Antonio frà Tindaro Faranda che era intento a preparare la celebrazione della Cresima nella sua comunità, mentre nella messa vespertina è stato sostituito dal vice rettore del seminario don Francesco Galioto.
Tanti gli attestati di stima e di affetto che sono pervenuti all’arciprete che da oggi don La Mendola avrebbe iniziato un periodo di riposo in una località di montagna per ritemprarsi delle fatiche dell’intenso anno pastorale e che adesso sarà costretto per riprendersi dal malore. “Soffro da tempo di questo tipo di patologia – dichiara con un filo di voce padre Giovanni raggiunto nella sua abitazione – ma non pensavo proprio che mi accadesse durante la celebrazione. Offro la mia sofferenza per la comunità parrocchiale, perché possa crescere nella Fede e nell’amore reciproco”.