La Corte d’appello del Tribunale di Palermo ha accolto il ricorso dei legali dei fratelli Salvatore e Gioacchino Sciortino, 72 e 85 anni, che erano stati accusati nel lontano 1992, di avere minacciato con un’estorsione per entrare in possesso della clinica “Villa santa Eleonora”.
I due fratelli bagherese vennero condannati a 2 anni, pena coperta da indulto. La vicenda ebbe una vastissima eco, anche per il coinvolgimento del professore Gaetano Azzolina.
Risale al maggio 1992, quando i fratelli Sciortino vennero accusati di tentata estorsione, ai danni della Signora Garofalo Maria Luisa e del ragioniere Ettore Sansavini, per fatti inerenti la cessione di quote della Società “Villa Maria Eleonora”.
Il Giudizio penale si chiuse, in Cassazione nel 2003, con la conferma della condanna a due anni di reclusione.
Dopo la sentenza i fratelli Sciortino hanno chiesto la revisione della condanna, indicando prove documentali che avrebbero condotto alla loro piena assoluzione.
Nel 2004, la Signora Garofalo, ha avviato un giudizio civile risarcitorio, domandando oltre 100.000,00 euro di danni.
Il Tribunale di Palermo, con sentenza del 2008, ha, in parte respinto le domande di risarcimento danni, accogliendo, però, la domanda di condanna al risarcimento dei danni morali, calcolati in 58.000,00 euro.
I legali dei fratelli Sciortino, Valeria Balistreri e Giancarlo Sciortino (nella foto).
hanno impugnato la decisone, e la Corte di Appello, ha chiarito che, non la Garofalo non abbia mai sofferto alcun genere di danno.
“A questo punto -sottolineano i due avvocati- a seguito della ricostruzione dei fatti operata dal Giudice d’Appello porterà, nei prossimi mesi a domandare la revisione del giudicato penale, essendosi, ormai, acclarato, che i fratelli Sciortino non abbiano mai minacciato la signora Garofalo e che tutte le dichiarazioni rese da quest’ultima non siano state ritenute meritevoli di fiducia.”