Il secondo consiglio comunale dell’era “movimento 5 stelle”, è iniziato all’insegna di scontri e polemiche.
La riunione, convocata per oggi pomeriggio, doveva affrontare il tema della nomina dei componenti delle commissioni consiliari, ma dopo un’ora e mezza si è arenata sulle comunicazioni del presidente del consiglio Claudia Clemente.
Le prime avvisaglie che la seduta non avrebbe avuto un percorso fluido sono arrivate quando il consigliere comunale Filippo Tripoli ha chiesto che venisse letto in aula la richiesta di un ordine del giorno sul giudice di pace che rischia di chiudere.
Alla base della mancata lettura, la presentazione dell’ordine del giorno non nei termini consentiti dal regolamento.
“Si tratta di un ordine del giorno importante”, ha tuonato Tripoli che ha chiesto notizie in merito al sindaco.
E dopo qualche minuto, il sindaco Patrizio Cinque ha preso la parola comunicando che tenere aperto l’ufficio del giudice di Pace comporterebbe una spesa elevata per le case del Comune: “dovremmo distaccare 4 dipendenti comunali -ha detto- oltre a destinare quei locali che potrebbero essere utilizzati per altri scopi, a fronte di un servizio non così utilizzato”.Il sindaco ha anche parlato del cimitero e del fatto che saranno acquistati dei loculi prefabbricati e che comunque qualcosa in passato non ha funzionato visto che non tutti i soldi che sarebbero dovuti entrare nelle casse comunali non sono entrati “qualcosa non è andata come doveva”.
Le polemiche sono tornate con il consigliere comunale Paolo Amoroso, ma soprattutto con Rosario Giammanco che ha affondato il colpo dicendo che il sindaco fa ancora campagna elettorale e poi lo ha attaccato frontalmente e duramente, non curante della richiesta del presidente del consiglio comunale a rimanere in tema.
A questo punto il presidente Clemente ha interrotto la seduta per alcuni minuti.