Un’altra donna è stata scoperta dai finanzieri della compagnia di Bagheria, che percepiva il reddito di cittadinanza, senza averne diritto. La donna ha un familiare in carcere dal 2018 senza averlo dichiarato.
Le indagini sono state condotte incrociando i dati della guardia di finanza con l’Inps. Adesso la donna dovrà restituire la cifra già erogata di 12 mila euro. E’ stata inoltre già ritirata la carta per il prelievo mensile del denaro.
Sono 4 le signore scoperte dalla Guardia di finanza di Bagheria che avevano un parente in carcere e non lo avevano dichiarato.
Lo scorso 23 novembre i finanzieri avevano individuato un’altra signora che aveva ottenuto il sussidio, omettendo che uno dei suoi figli era in carcere per estorsione. L’operazione anche in quel caso venne compiuta dai militari della compagnia di Bagheria, nell’ambito di un’attività di intelligence economico-finanziaria e in stretta sinergia e collaborazione info-operativa con i funzionari dell’Inps. Secondo gli accertamenti, la signora aveva ottenuto illecitamente una somma di 18 mila euro, senza dichiarare lo stato detentivo del figlio, sottoposto dal 2019 alla misura della custodia cautelare in carcere emessa dalla direzione distrettuale antimafia di Palermo, insieme ad altri undici soggetti, per estorsione aggravata dal metodo mafioso perpetrata ai danni di diversi locali notturni di Palermo e provincia. I militari con una nota avevano sottolineato che “la circostanza costituisce cause ostativa alla concessione del beneficio e per questo motivo, si è proceduto a denunciare il beneficiario del reddito di cittadinanza alla Procura della Repubblica di Termini Imerese, per i reati puniti dalla legge. Contestualmente è stato comunicato l’indebito percettore agli uffici Inps competenti territorialmente, per l’irrogazione delle sanzioni amministrative di sospensione del beneficio e per il recupero coattivo delle somme già indebitamente percepite.”
Lo scorso 19 ottobre un’altra donna residente a Bagheria non aveva dichiarato di avere un figlio arrestato nel 2016, con l’accusa di maltrattamento familiare ed estorsione, e percepiva l’intera somma prevista dai beneficiari del reddito di cittadinanza. Anche in quel caso l’illecito venne individuato dalla guardia di finanza di Bagheria, a seguito di continui controlli economico-finanziari. L’attività venne portata avanti in stretta sinergia e collaborazione con l’Inps. La signora aveva ottenuto negli ultimi mesi il sussidio statale per una somma complessiva di 11.439,36 euro.
Il 14 ottobre il reddito di cittadinanza venne annullato ad un’altra donna che non aveva dichiarato che uno dei suoi figli era in carcere, su disposizione della direzione distrettuale antimafia di Palermo. Insieme ad altri undici soggetti, era finito in galera per estorsione aggravata dal metodo mafioso perpetrata ai danni di diversi locali notturni di Palermo e provincia. La donna aveva percepito illecitamente la somma di 5.894,37 euro.
In tutti i casi l’Inps ha provveduto a revocare il beneficio e recuperare le somme indebitamente percepite, per un totale di oltre 40 mila euro.
