Il sindaco Filippo Tripoli ha incontrato l’agente di polizia Alessio Patricolo, che salvato alcuni palermitani sorpresi dal nubifragio che si è verificato il 15 luglio a Palermo.
Il sindaco infatti oltre a chiedere all’agente come si erano svolti i fatti ha anche chiesto come si possano affrontare, anche in futuro situazione impreviste e di pericolo nella maniera più efficace in modo da evitare al meglio danni a cose e persone e come collaborare insieme alla protezione civile.
L’assistente capo delle volanti della Polizia è intervenuto all’incontro con il primo cittadino di Bagheria insieme alla sua famiglia e al collega il vice sovrintendente Filippo Gattuccio e al vice questore aggiunto Vincenzo Scognamiglio funzionario del Commissariato di Bagheria.
«Non appena è arrivato via radio l’allarme dato da un primo equipaggio, sono intervenute sul posto 3 volanti che poi sono diventate oltre 10 pattuglie, l’acqua si è alzata nel giro di pochi secondi sino ad arrivare a quasi 4 metri e le auto che si andavano ricoprendo d’acqua erano numerose» – racconta Patricolo – «abbiamo salvato oltre 70 persone inclusi bambini».
«E’ stato un intervento che va al di là dell’ordinario e anche dello straordinario, e sono orgoglioso di quanto sono riusciti a fare questi uomini» – dice il funzionario addetto del Commissariato Bagheria, Vincenzo Scognamiglio.
Il sindaco ha poi consegnato all’agente una pergamena encomio che riporta la seguente motivazione “Per essere intervenuto, con generoso slancio e cosciente sprezzo del pericolo, in soccorso di quanti sono stati sorpresi dalla “bomba d’acqua” che si è abbattuta su Palermo il 15 luglio 2020, salvando più cittadini palermitani colti dal nubifragio”.