Pietro Morreale è stato rinviato a giudizio dal gup del Tribunale di Termini Imerese, Emanuele Bencivinni, per l’omicidio omicidio volontario e occultamento del cadavere dell’ex fidanzata Roberta Siragusa, la giovane di 17 anni uccisa a Caccamo il 24 gennaio 2021.
Oggi si è tenuta l’udienza preliminare al Tribunale di Termini Imerese. Il gup ha dunque accolto la richiesta del sostituto procuratore di Termini Imerese, Giacomo Barbara e del procuratore capo, Ambrogio Cartosio.
Morreale è in stato di custodia cautelare in carcere, all’indomani del ritrovamento del cadavere della povera ragazza, ritrovato alla periferia di Caccamo, in un burrone, semicarbonizzato.
Morreale è accusato di avere commesso il fatto contro la persona a lui legata da relazione affettiva e di avere commesso il fatto con premeditazione e di avere agito con crudeltà. Gli avvocati che assistono la famiglia della vittima sono Sergio Burgio, Giuseppe Canzone e Giovanni Castronovo.
Ammesse tutte le parti civili. Si tratta della mamma di Roberta, Iana Brancato, del padre Filippo Siragusa, del fratello Dario, della nonna materna e dell’Associazione Insieme per Marianna. Assente il comune di Caccamo che potrebbe costituirsi in seguito.
La prima udienza del processo sarà celebrata in sede di Corte d’Assise il prossimo 1 marzo nell’aula bunker del Carcere Pagliarelli di Palermo.