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sabato 27 Luglio 2024

sabato 27 Luglio 2024

Casteldaccia. Confronto pubblico fra Giovanni Di Giacinto e Pippo Pinello, fra accuse e repliche

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confronto pinello di giacinto
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martino grasso
6 minuti

E’ stato un confronto serrato, a tratti spigoloso, ma tutto sommato corretto.
I due candidati a sindaco di Casteldaccia, Giovanni Di Giacinto e Pippo Pinello, si sono confrontati su vari temi, nel confronto pubblico organizzato a piazza Matrice dal centro studi Pio La Torre. A moderare il confronto è stato Vito Lo Monaco, presidente emerito del centro studi.
Non sono mancati gli attacchi frontali fra i due contendenti, ma come detto alla fine è risultato un dibattito corretto, senza vincitori o vinti.
A seguire il confronto c’erano almeno cinquecento persone, divisi due blocchi di sostenitori dei due candidati, pronti ad applaudire il proprio candidato o a volte fischiare l’avversario. Presente anche una sparuta minoranza che non parteggiava per nessuno.
Di Giacinto e Pinello si sono confrontati su vari argomenti importanti come la lotta alla mafia, il dissesto economico, la programmazione, il Prg e i servizi.
Vito lo Monaco sulle elezioni comunali ha tenuto a specificare che “il voto non è un favore ma un diritto.”

Sulla lotta alla mafia e sul contrasto alla droga, fenomeno dilagante anche a Casteldaccia, Pippo Pinello ha detto che “la mafia si combatte con la repressione e la prevenzione. Ricordo i 10 morti ammazzati nel nostro paese, quando venne inserito nel famoso triangolo della morte con i comuni di Bagheria e Altavilla Milicia. Dopo le stragi di Capaci e via D’Amelio, io ero sindaco e vennero avviati dei protocolli destinati alla prevenzione. Abbiamo avuto ispettori per 3 mesi e Casteldaccia uscì indenne. La nostra sarà un’azione culturale e trasparente contro ogni infiltrazione mafiosa. Sul fenomeno della droga pensavo interessasse altre città. C’è anche l’uso di alcool. Il quadro che viene fuori è incredibile. I ragazzini usano e abusano alcool e droga. Occorre aiutare le famiglie e istituire centri d’ascolto.”

Giovanni Di Giacinto ha sottolinea che sulla lotta alla mafia “io sono stato minacciato. Forse perchè abbiamo revocato un contratto che interessava qualcuno. Il problema droga non è mai stato sottovalutato. Collaboriamo con forze dell’ordine. Molti servizi sono già attivati come i centro di ascolto. Facciamo parte del distretto sociale Bagheria dove sono stati avviati. Abbiamo 2 assistenti sociali.”

Sul dissesto finanziario si sono avute accuse e repliche.
Pippo Pinello ha detto che “ci siamo indebitati e non si possono pagare i debiti, con conseguenze sulle tasche dei cittadini che vengono puniti. Il sindaco Di Giacinto ha contratto debiti per 12 milioni di euro e paghiamo mutui per 400 mila euro annui. Il dissesto ha un solo responsabile: Giovanni Di Giacinto.”
La replica non si è fatta attendere. Di Giacinto ha sottolineato che “il dissesto è iniziato nel 1994 con 20 affidamenti diretti. Paghiamo 2 milioni e 400 mila euro di rifiuti e Imu. Ma solo una parte viene recuperata, perchè i cittadini non possono pagare. Abbiamo avuto il dissesto solo per 4 milioni di euro. Si é cercato di togliermi di mezzo. E’ stata creata una coalizione per mandare a casa Di Giacinto. Il vostro non è un progetto politico. Averte sbagliato strategia. La politica si fa sui programmi. Ho una longevità politica di 20 anni.”

Attacchi poi sul programma dell’avversario, quando si è parlato di programmazione e sui fondi del Pnrr e la digitalizzazione. Giovanni Di Giacinto ha detto che “il vostro programma è un copia incolla di quello che stiamo facendo. Parlate di Parco Urbano che si sta facendo, anche se qualcuno voleva un Centro commerciale. Il campo di calcio è appaltato.”
Pippo Pinello ha replicato con ironia: “sono contento che avete letto il nostro programma. Noi puntiamo alle esigenze di Casteldaccia. Il vostro programma è il suo fallimento amministrativo. È da 20 anni che non lo ha attuato. Il nostro è un progetto per Cambiare Casteldaccia.”

Anche sul Piano regolatore generale non sono mancati gli attacchi. Pinello ha accusato Di Giacinto di non avere fatto niente “amministri da 20 anni cosa hai fatto? Ni puntiamo sui progetti per migliorare Casteldaccia e dare nuovo indirizzo per rilanciare l’immagine del paese che ha perso. Vogliamo che Casteldaccia ritorni paese vivo. Il nostro programma ha coinvolto i cittadini e raccolto le loro esigenze.”
Di Giacinto ha sottolineato che “il Prg è uguale per tutti. Ho dovuto bloccare l’iter perchè un progettista è deceduto e uno si è dimesso. Aspettiamo che l’architetto rimasto si si dimetta o vada avanti con il nuovo strumento urbanistico.”

Alla fine fra applausi e fischi e tutti si sono dichiarati vincitori, anche se il vero vincitore uscirà fuori dalle urne dopo il voto di domenica 28 e lunedì 29 maggio.

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