La Regione siciliana ha stanziato 3 milioni e mezzo di euro che saranno utilizzati per la sistemazione idraulica del Vallone Perriera. Sono stati infatti appaltati i lavori per mettere a posto la zona. Gli uffici regionali, diretti da Maurizio Croce, hanno definito le procedure di aggiudicazione relative all’intervento che verrà eseguito, grazie al ribasso del 27,6 per cento. I lavori saranno realizzati dall’impresa edile Gorrasi Costruzioni srl di Roccadaspide, in provincia di Salerno.
Con una nota si sottolinea che “la struttura contro il dissesto idrogeologico, guidata dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, consegue un altro significativo risultato nella messa in sicurezza del territorio.”
Dalla lista delle opere incompiute o mai avviate può essere quindi cancellato un territorio che molti problemi ha creato nel comprensorio.
Nel novembre del 2018 infatti, l’esondazione del fiume Milicia, sempre nel territorio di Casteldaccia, in contrada Dogali Cavallaro, provocò la morte di ben 9 persone, fra cui una bambina di 3 anni e un bambino di 15 anni. Nell’abitazione erano riuniti due nuclei famigliari, per un totale di 12 persone.
Il nuovo progetto approvato consiste nella realizzazione, lungo l’asta naturale, di un canale in calcestruzzo della lunghezza di circa 2850 metri ed uno sviluppo a partire da quota circa 140 metri sul livello del mare e sino alla foce.
Il Vallone Perriera, realizzato con pietrame del luogo, attualmente risulta interamente inutilizzabile in quanto in alcuni punti,0 il canale risulta parzialmente o interamente interrato, mentre in altri si rivela insufficiente al convogliamento delle acque. In altri tratti ancora è praticamente inesistente in quanto la mano dell’uomo ha modificato del tutto la topografia dell’area.
Da un punto di vista strutturale, verranno realizzati dei manufatti in cemento armato con sezione variabile all’interno dei quali saranno incanalate le acque del torrente Perriera.
E’ inoltre prevista la realizzazione di opere di contenimento a monte: si tratta di “gabbionate” e una serie di paratie all’altezza del sottopasso ferroviario. Quando i lavori saranno ultimati, si otterrà una regimazione e una regolarizzazione dei deflussi. L’intento è proteggere le infrastrutture presenti che attualmente risultano esposte allo scorrimento anomalo delle acque e all’azione erosiva delle alluvioni, ma anche la bonifica complessiva della zona, ripristinando in modo organico la funzionalità di un importante collettore drenante che si snoda anche all’interno dell’abitato.