Il PD di Casteldaccia con una nota, esprime compiacimento per l’assoluzione del sindaco dalle accuse di corruzione ed abuso di ufficio, pur ribadendo la sua netta opposizione all’amministrazione Di Giacinto.
“Un conto è la ferma e dura opposizione sul piano politico, un conto sono gli aspetti e le vicende personali.
Abbiamo ritenuto, nei mesi scorsi, importanti i motivi di opportunità politica che lo inducessero a fare un passo indietro rispetto ai diversi procedimenti giudiziari, di questa situazione ha infatti risentito tutta la comunità il cui disagio sociale e civile già presente per le tante disfunzioni dell’ente si è aggravato notevolmente.
Il programma elettorale rimasto inevaso e la stessa messa in discussione dell’erogazione dei servizi e la qualità di alcuni di essi vedi servizi sociali e scolastici è divenuta insostenibile.
La nascita della società in House per il servizio la gestione della raccolta differenziata e dei rifiuti, rischia di diventare il nuovo Coinres”, carrozzone inefficiente e sciupa soldi che nel primo anno di esistenza ha speso circa €60000 senza neppure prendere veramente avvio. Quello che è stato radicalmente azzerato inoltre è stato il grado di partecipazione alla vita sociale e politica e culturale, il tempo del covid non ha impedito alle amministrazioni virtuose di essere vicini ai cittadini e proporre loro in maniera diversa più diffusa e concreta servizi in rete, eventi culturali e di partecipazione democratica. Nulla di tutto questo sì è visto da noi.
Per questo la nostra opposizione si è via via strutturata in consiglio comunale con interrogazioni, ordini del giorno e documenti rimasti quasi sempre disattesi e senza risposte puntuali.
Lo abbiamo visto con la vicenda dei bilanci non approvati che hanno portato al commissariamento, ma anche in queste ultime settimane sul tema del PNRR e le strutture sanitarie non previste dalla regione Sicilia nel nostro territorio ed il relativo assoluto silenzio, da parte del sindaco, solo oggi svegliatosi dopo i nostri reiterati appelli.
Adesso occorre lavorare a rafforzare il campo largo di chi, dal M5S, al Pd, passando per i gruppi civici e moderati, si oppone e di chi vuol far cambiare direzione a questo paese dopo tanti anni di immobilismo. Bisogna fare uno sforzo unitario, l’associazionismo quello formale, poi quello politico i gruppi di volontariato i cittadini, tutti devono trovare modo e forza per far riprendere a Casteldaccia un cammino virtuoso.
La nostra comunità ha bisogno di un nuovo progetto una nuova reale prospettiva futura, soprattutto per le giovani generazioni.”