E’ stata tumulata al cimitero di Casteldaccia, Topazia Alliata, morta lunedì notte, a Roma, all’età di 102 anni.
Oggi l’amministrazione comunale ha allestito la camera ardente nei locali della Torre Salaparuta, per consentire ai casteldaccesi di darle l’estremo saluto.
Presenti fra gli altri anche le figlie Toni e Dacia Maraini.
C’erano anche tante persone che hanno voluto tributare l’ultimo omaggio alla donna, ma anche all’artista e all’imprenditrice. Topazia Alliata ha infatti gestito l’azienda Corvo di Salaparuta per alcuni anni.
La figura artistica è stata tracciata da Anna Maria Ruta. Presenti anche Vittoria Alliata e il professore Nino Morreale. Per il Comune c’erano il sindaco Fabio Spatafora e gli assessori Marzia Santoro, Angela La Spisa, Sebastiano Di Giacinto e Carmelo Calò, oltre ad alcuni consiglieri comunali.
Il ricordo più commosso è arrivato direttamente dalla figlia Dacia.
“Mia madre negli ultimi giorni non vedeva più e non mangiava. Ma ogni giorno voleva un bicchiere di vino per sentirne l’odore. La sua memoria era legata alla Vini Corvo e a questa torre che spero rimanga sempre così. Mia madre è stata testimonianza di libertà, desiderio di giustizia e democrazia. Ci ha imposto il rispetto per tutti”.
Nel pomeriggio la salma è stata portata al cimitero di Casteldaccia ed è stata tumulata nella tomba monumentale a fianco del padre.
Era stata la figlia, Dacia Maraini, ad avere detto lo scorso anno, durante un convegno, che la madre aveva espresso la volontà di essere sepolta nel camposanto di Casteldaccia. Topazia Alliata aveva vissuto anche a Bagheria, a villa Valguarnera, nei primi anni 50, di ritorno dalla prigionia in Giappone.