I titolari di due oleifici sono stati denunciati a Bagheria e a Casteldaccia, per violazione del codice ambientale.
Avrebbero sversato i reflui della lavorazione illegalmente.
L’operazione rientra nell’ambito dei controlli ambientali sugli scarichi abusivi nei corpi idrici, disposta dall’Ispettore ripartimentale delle Foreste di Palermo Ciro Pedrotti che ha coinvolto il personale del Distaccamento Forestale di Bagheria, coordinata dal comandante Ispettore Superiore Carmelo Buccheri. Per alcune attività di specificità è stato richiesto ausilio di personale dell’Arpa di Palermo.
E’ stato anche utilizzato un drone per controllare l’intera zona anche dall’alto.
L’operazione si è resa necessaria a seguito della situazione particolarmente grave degli impianti di depurazione delle acque della località marinara di Aspra, una frazione del Comune di Bagheria, dove ogni anno si osservano disagi nel corretto funzionamento degli impianti a causa di riversamenti di acque di vegetazione derivanti dalla molitura delle olive, che rendono le sue acque di colore nero e oleose. Si è quindi avviata un’azione di monitoraggio nei confronti dei frantoi che svolgono la loro attività a monte degli impianti di depurazione.
Nel corso dei controlli nel comune di Bagheria sono stati accertati reati per violazione al codice per l’ambiente. I reati contestati hanno riguardato lo scarico delle acque di vegetazione provenienti dalla molitura delle olive al di fuori dei casi e delle procedure di cui alla normativa vigente.
E’ stato denunciato il titolare di un oleificio che dichiarava lo smaltimento in terreni agricoli nei quali non vi era alcuna traccia di smaltimento ma risultavano incolti da tempo. La legge infatti, prevede sì lo smaltimento delle acque di vegetazione, seguendo delle modalità ben precise, ma in terreni coltivati con colture in grado di smaltire velocemente questo tipo di acque. Nel caso specifico, il frantoiano bagherese non è riuscito a dimostrare alla Polizia Giudiziaria che fine avessero fatto le acque provenienti dalla lavorazione delle olive.
L’attività di controllo è stata estesa anche nei territori limitrofi dove il personale del distaccamento di Bagheria unitamente a personale dell’ARPA Sicilia DAPIT UOC P3, ha sottoposto a ispezione ulteriori frantoi. Di questi, uno nel comune di Casteldaccia scaricava le acque reflue industriali in fognatura. Quest’ultimo è stato denunciato. L’attività di controllo è stata estesa anche nei territori limitrofi dove il personale del distaccamento di Bagheria, unitamente a personale dell’ARPA Sicilia DAPIT UOC P3, continua ad ispezionare e a vigilare affinché i frantoiani siano attenti al trattamento di tali acque che possono essere molto pericolose ai fini ambientali. I controlli effettuati hanno il fine di impedire pratiche dannose per l’ambiente, come ad esempio lo smaltimento incontrollato dei reflui sui terreni, fenomeni di ruscellamento superficiale o, ipotesi peggiore, sversamenti illeciti sul suolo e nei corpi idrici. Tale sinergia operativa verrà riproposta anche negli anni a venire in modo da scoraggiare un modus operandi non consono e poco rispettoso dell’ambiente.
